la polemica avanza

La lettera di fuoco dei residenti di Città Alta su piazza Angelini: «Decisione unilaterale»

Il Comitato lamenta il mancato confronto, teme che non vengano mantenute le promesse sui dehors e chiede un incontro con la sindaca

La lettera di fuoco dei residenti di Città Alta su piazza Angelini: «Decisione unilaterale»
Pubblicato:

Nel borgo storico di Bergamo, il restyling di piazza Angelini, annunciato dall'amministrazione ormai da più di un anno e che sembra sempre più imminente, sta creando non pochi malumori da parte dei residenti. Lo prova la lettera inviata in redazione lo scorso 30 luglio da un cittadino.

Ora è il Comitato dei residenti Città Alta e i Colli a prendere parola per esprimere con toni anche duri «la propria profonda preoccupazione e disappunto in merito alla decisione recentemente comunicata dal Comune di procedere, a partire dal prossimo mese di ottobre, alla rimozione degli stalli auto per residenti presenti in Piazza Angelini».

«Cambiamento unilaterale»

Rendering 2
Foto 1 di 3
Rendering 1
Foto 2 di 3
Rendering 3
Foto 3 di 3

Il gruppo spiega che «in passato era stato chiaramente detto che non sarebbero intervenute modifiche imminenti alla situazione della piazza, e che eventuali cambiamenti sarebbero stati oggetto di confronto e valutazione condivisa», ma al contrario, in un recente incontro con gli assessori alla Rigenerazione urbana Francesco Valesini e alla Mobilità Marco Berlanda è stato annunciato un «cambiamento unilaterale». Il riferimento è al progetto previsto in partenza a ottobre.

«Leggerezza decisionale»

Non solo, i residenti - nella lettera inviata anche alla sindaca Elena Carnevali - lamentano anche che, durante l'incontro, i due amministratori avrebbero dimostrato di «non sapere quanti siano attualmente i posti auto presenti in Piazza Angelini, né avere chiara la conformazione fisica della piazza stessa».

Il comitato spiega che questo sarebbe quindi «indice di una leggerezza decisionale che non possiamo accettare» e sottolinea: «Ciò rafforza la nostra convinzione che si stia decidendo non solo senza ascoltare, ma addirittura senza conoscere la realtà su cui si interviene, con evidenti ricadute negative sui residenti».

I residenti aggiungono di avere anche qualche perplessità sull'eventuale presenza di dehors: «Ci è stato detto che non ne verranno installati, ma risulta che siano già stati presi contatti con alcuni esercenti prospicienti la piazzetta e persino rilevate misure. Se non sono previsti dehors, non comprendiamo il senso di tali azioni».

Il post di Eynard

A queste questioni si aggiunge anche un episodio spiacevole avvenuto in relazione al Consigliere comunale e referente del Borgo storico Nicola Eynard, che in un post Facebook, poi modificato, «ha definito come "profili psicopatologici" tutte le persone che hanno espresso critiche nei confronti della scelta dell'Amministrazione. Riteniamo tale linguaggio gravemente offensivo e inaccettabile, ancor più se proveniente da un rappresentante istituzionale con il ruolo specifico di riferimento per il nostro territorio. Un referente del Borgo Storico dovrebbe ascoltare, mediare e confrontarsi con i residenti, non giudicarli e denigrarli con toni che ledono il rispetto e il decoro del dibattito pubblico. Confronto che non è mai avvenuto, nonostante i nostri inviti alla partecipazione delle assemblee dei residenti».

Le richieste

Dalle critiche, il Comitato passa poi alle richieste: «Soprassedere a qualsiasi intervento strutturale o funzionale su Piazza Angelini fino a quando non verranno prospettate e condivise soluzioni concrete ai problemi già noti, ovvero: la cronica mancanza di parcheggi per i residenti; l'eccessivo numero di pass emessi, spesso senza verifiche adeguate; la totale assenza di controlli da parte della polizia locale sulle autovetture parcheggiate abusivamente, che in molte aree di Città Alta e dei Colli agiscono nell'impunità più totale».

L'incontro con la sindaca

In sostanza quindi: «Chiediamo che venga sospesa l'attuazione della rimozione degli stalli in Piazza Angelini e che venga convocato con urgenza un nuovo incontro con la sindaca in prima persona, affinché vi sia un confronto diretto e trasparente, fondato sulla realtà dei fatti e sul rispetto dei cittadini residenti, che hanno il diritto di partecipare alle decisioni che li riguardano in modo così rilevante».