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La minoranza di Nembro all'attacco: altri soldi per il Palasport. E il ponte di via Tasso?

Altri 938 mila euro per il Palazzetto, tra lavori di completamento e aumento dei costi. Ora il totale supera i 5 milioni di euro

La minoranza di Nembro all'attacco: altri soldi per il Palasport. E il ponte di via Tasso?
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di Elena Conti

Nel corso della lunga seduta del Consiglio comunale di mercoledì 24 luglio, a Nembro sono stati affrontati diversi argomenti importanti. La discussione si è concentrata sulla variazione di bilancio 2024-26 e sull’approvazione del Dup (Documento Unico di Programmazione) 2025-27, in merito all’ennesimo incremento di costi del Palasport e al rinvio della riqualificazione del ponte di via Tasso, nonché sul nuovo Pgt.

Altri soldi per il Palazzetto

La minoranza “RinasciNembro” ha criticato la presenza di un aumento spese di 938 mila euro relativo al nuovo Palazzetto dello Sport in costruzione.

Questo ultimo incremento accresce l’importo complessivo dell’opera ben oltre i cinque milioni di euro, a discapito dei tre milioni da cui si era partiti. Di questa cifra, 238 mila euro rappresentano un finanziamento ministeriale che copre l’aumento dei prezzi, mentre i restanti 700 mila euro provengono dalle casse comunali (dall’avanzo di amministrazione) e vanno a coprire le opere complementari che l’amministrazione intende portare avanti.

«La nostra è una scelta politica - ha rivendicato l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Morbi -, avremo un gioiello e non possiamo scivolare su una buccia di banana. Rifaremo il tunnel di collegamento con la scuola e il cortile». «Questi lavori di completamento dovevano essere previsti fin da subito - ha ribadito Giovanni Morlotti, capogruppo della minoranza -, forse ci sono state carenze nella progettazione iniziale?».

Il ponte di via Tasso

Il capogruppo Morlotti ha posto l’accento sulla necessità di pagare 36 mila euro all’anno di affitto per i ponteggi installati due anni fa sul ponte di via Tasso, a seguito degli accertamenti che hanno rilevato il rischio di cedimenti. Da lì (...)

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