La Motorizzazione di Bergamo perde il pelo ma non il vizio: patenti col contagocce
Per averla ci vogliono dai sei agli otto mesi dall'iscrizione all'autoscuola. Colpa della carenza di personale, dicono. Ma non è la prima volta
Rallentano le emissioni di patenti nella Bergamasca: adesso per ottenerla potrebbero passare dai sei agli otto mesi dall'iscrizione a un'autoscuola. Il problema principale è il dilatarsi dei tempi tra l'esame teorico e quello pratico, perché dai circa quattro mesi di febbraio le stime si sono dilatate ai cinque-sei mesi attuali.
Dopo il recupero, la frenata
Le attese più lunghe, come riportato oggi (giovedì 10 agosto) da L'Eco di Bergamo, sono dovute ai pochi dipendenti presenti alla Motorizzazione di Bergamo, perché ne servirebbero sessanta per lavorare celermente, a fronte dei quaranta attuali. La frenata arriva dopo un periodo in cui la realtà stava recuperando dopo il momento di crisi vissuto durante il Covid. Merito anche dell'inversione di tendenze che c'era stata sui fogli rosa: si era incominciato a rilasciarli in maniera più veloce. Oggi, però, quelli in attesa adesso sono circa ottomila.
Il segretario provinciale Unasca (Unione nazionale autoscuole studi di consulenza automobilistica) e presidente del consorzio Abc, Massimo Flaccadori, ha detto che speravano in una media mensile di duemila esami pratici, ma la media mensile attuale è di circa 1.700. in ogni caso, sembra che a settembre i numeri ritorneranno ad aumentare, dato che sono già programmati altri duemila esami a settembre e considerando che, almeno per quelli teorici, non ci sono problemi particolari.
La Motorizzazione cerca dipendenti
Il direttore della Motorizzazione, Vincenzo Valenti, ha del resto rassicurato che la novanta per cento i numeri saranno gli stessi anche per ottobre e novembre prossimi. Ha specificato che i numeri erano maggiori anche perché si era recuperato l'arretrato, mentre ora si mantengono i livelli dei mesi precedenti.
Valenti ha anche ribadito la necessità di avere altro personale, rendendo noto che la momento, pur avendone fatto richiesta, gli è stata data risposta negativa. C'è stato un appello da parte sua anche agli enti locali, invitandoli a cedere i candidati validi ma esclusi dai concorsi per il numero di posti. Anche qui, per il momento non avrebbe avuto riscontro.