La protesta a Curno: «Per i negozi di via Fermi giù il fatturato del sessanta per cento»
Il Circolo Pd di Curno e Mozzo ha organizzato una tavola rotonda sul tema della viabilità minacciata dalle chiusure per il raddoppio

di Monica Sorti
Il Circolo Pd di Curno e Mozzo ha organizzato nei giorni scorsi una tavola rotonda sul tema “Viabilità brutte notizie”.
Presenti all’incontro il segretario provinciale Pd Gabriele Giudici, il sindaco di Curno Andrea Saccogna, il sindaco di Mozzo Gianluigi Ubiali, l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Marco Berlanda, il consigliere regionale Pd Davide Casati, il delegato della Provincia di Bergamo Simone Tangorra, il segretario del circolo Pd di Ponte San Pietro Marco Carissimi e il delegato Pd di Bergamo alle Infrastrutture. Ha moderato l’incontro il segretario del circolo Pd di Curno e Mozzo Simone Vavassori.
«È stata una serata positiva, con tanti ospiti e grande affluenza di pubblico - ha dichiarato Saccogna -. In generale è emersa la necessità e la volontà di unirsi e fare fronte comune per lavorare in modo coordinato nei prossimi mesi, sia per portare a casa i migliori risultati con Rfi ma anche per gestire l’emergenza dei giorni che verranno».
È emerso infatti che non solo Curno sarà sede di cantieri ma, solo per fare un esempio, il ponte cavalcavia su via San Bernardino da aprile chiuderà per nove mesi. Intanto non c’è ancora una data ufficiale per l’inizio dei lavori a Curno.
«Già con la chiusura di via Donizetti sono previsti maggiori intasamenti sulla Briantea perché tutti gli abitanti di Curno saranno costretti a passare da lì per entrare in paese da via Roma, se non vogliono prendere la superstrada, altra arteria messa malissimo a livello di traffico. La situazione diventerà molto più critica con la chiusura di via Fermi, dato che non abbiamo ancora ricevuto rassicurazioni (...)
Dico solo che la soluzione della bretella di collegamento tra la via Fermi e la rotonda dell'ospedale avrebbe ridotto notevolmente i costi dell'intervento per la realizzazione del sottopasso ed inoltre non avrebbe causato quei problemi viabilistici che ci troveremo ad affrontare nei prossimi 7 mesi. Ma sia la precedente che la nuova amministrazione comunale unitamente al comune di Treviolo hanno respinto questa possibilità per salvaguardare i proprietari dei territori che sarebbero stati attraversati.
Sarà il caos totale