Il picchetto

La protesta della Polizia aeroportuale di Orio: «Sacbo ci aiuti ad avere più personale»

Manifestazione degli agenti davanti allo scalo bergamasco: «Servono rinforzi (almeno 50) altrimenti si rischia il collasso»

La protesta della Polizia aeroportuale di Orio: «Sacbo ci aiuti ad avere più personale»
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di Marta Belotti

«Non possiamo più garantire la sicurezza degli utenti, né un corretto e ordinato transito dei viaggiatori», perché «siamo pochi operatori, sovraccaricati di lavoro, che effettuano turni massacranti senza poter effettuare alcuna pausa».

Sono forti le parole risuonate ieri mattina, giovedì 29 giugno, fuori dalle porte tre e quattro dello scalo di Orio al Serio, dove dalle 10 alle 13 tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato hanno indetto coralmente una manifestazione.

In una sessantina, tra rappresentanti sindacali e iscritti, si sono radunati per sottolineare un problema che ormai è all’ordine del giorno, ovvero la carenza di personale.

Se ne sono accorti i viaggiatori, che più volte hanno lamentato le lunghe file e le ore di attesa al controllo passaporti, ma la questione rappresentata anche «un vero e proprio problema di sicurezza, non solo per lo scalo in sé e chi vi transita, ma anche per tutto il Paese. Orio è una frontiera aeroportuale, quindi un luogo dove i controlli devono essere fatti in modo meticoloso e attento», ha detto Laura Menotti, segretaria generale provinciale del sindacato di Polizia Siulp.

Laura Menotti, segretaria generale provinciale del sindacato di Polizia Siulp

A Orio i voli stanno aumentando vertiginosamente, ma il personale degli operatori di Polizia no. Parlano i numeri, perché se a Malpensa ci sono cinquecento poliziotti con un transito di venti milioni di passeggeri l’anno, a Orio sono 147 gli agenti, nonostante i circa quindici milioni di viaggiatori. La sproporzione è evidente (...)

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