La questione aeroporto «è sparita dai radar del Comune»: Tentorio chiede chiarimenti
Dopo le lettere dei Comitati di quartiere a sindaca, assessore e prefetto, anche l'opposizione insiste su studi e interventi
Uno studio sull'impatto dell'aeroporto di Orio sui quartieri di Bergamo e una relazione di Sacbo su possibili interventi per diminuire l'impatto sulla vita dei cittadini.
A chiederli è la consigliera di Fratelli d'Italia Ida Tentorio, che sottolinea come la questione del Caravaggio, a cui era stata dedicata una certa attenzione la primavera scorsa in Consiglio comunale, sembra sia stata ora totalmente accantonata. In quel periodo, a distanza di pochi mesi dalle successive elezioni amministrative, era stato approvato un ordine del giorno, che impegnava il sindaco e la Giunta come parte attiva nel chiedere alla società aeroportuale una mitigazione degli effetti della sua attività.
L'ordine del giorno approvato a marzo
«Nel mese di marzo 2024, a pochi mesi dalla fine del secondo mandato di Giorgio Gori, è stato approvato dal Consiglio comunale di Bergamo, un ordine del giorno, a prima firma dell’allora consigliera Oriana Ruzzini (oggi assessore all'Ambiente, ndr), condiviso da tutta la maggioranza - spiega Tentorio nell'interrogazione presentata oggi (venerdì 6 dicembre) -. Quel documento impegnava sindaco e Giunta ad adoperarsi per ridurre il rumore nei quartieri vicini all’aeroporto. In particolare, si sollecitava il sindaco a farsi parte attiva presso la Sacbo per attenuare almeno il disagio provocato dai voli notturni».
La consigliera di Fratelli d'Italia, in quell'occasione, aveva votato contro, spiegando che mancava di uno studio aggiornato, completo e condiviso che sulla situazione rispetto a rumore, tempi, costi, piani di intervento ed eventuali soluzioni alternative.
I chiarimenti chiesti dall'opposizione
«Nel dettaglio, dopo svariati anni di affermazioni generiche ed elusive, mentre la situazione peggiorava costantemente, abbiamo chiesto delle opere di mitigazione fatte e gli effetti prodotti, una mappa dettagliata dei lavori effettuati, l’andamento delle curve di rumore, per ogni tipo di aeroplano, nelle fasi di decollo ed atterraggio». Si era inoltre domandato un resoconto sule differenza tra i nuovi motori, più silenziosi, e quelli i vecchi, il tasso di utilizzo attuale di quelli più recenti, il tempo previsto di sostituzione e la situazione se ci fossero solo motori moderni.
Si chiedeva inoltre a che punto sono le opere ausiliarie per ridurre i rumori degli aerei in sosta, l’andamento dei decibel su Bergamo e paesi vicini se la pista fosse arretrata di cinquecento metri metri, ipotesi sulla quale Sacbo aveva acquistato aree del Parco del Serio e fatto studi, i cui risultati non sono però conosciuti dai consiglieri comunali. Tutto ciò, chiedendo conto dei costi e tempi degli eventuali interventi.
«Aeroporto sparito dai radar»
«Dicemmo allora che solo dopo uno studio di questo tipo, peraltro rapido da fare, perché larga parte dei dati è disponibile presso Sacbo, si sarebbero potute prendere le decisioni sulle diverse opzioni. Da allora non si si è fatto nulla su questo problema e l'aeroporto è sparito dai radar dell’attività del Comune. Quell’ordine del giorno, fatto solo per chiudere il dibattito con belle parole inconcludenti, è stato totalmente dimenticato». A luglio, inoltre, è stato approvato dal Consiglio comunale il piano di zonizzazione acustica della città ma, per Tentorio, non è previsto niente per ridurre il rumore aeroportuale.
«I comitati dei quartieri di Bergamo, diversi mesi fa, hanno scritto al sindaco e all’assessore Ruzzini chiedendo che il Comune faccia applicare al Caravaggio le restrizioni operative per rientrare nei limiti di zonizzazione acustica, renda noti tempi e modi dello studio epidemiologico e che Sacbo valuti la chiusura notturna dei voli, come accade in diverse città europee. Non ci risulta tuttavia che sia stata data una risposta convincente, né ai comitati, né ai cittadini».
Comunque per la cronaca sindaca e assessora hanno risposto il 2 dicembre con la solita missiva che non porterà a nulla di buono.
Sig Gigio, il comune di Bergamo prende circa 800.000€ da Sacbo, su un bilancio comunale superiore ai 52.000.000€. Sono numeri forniti dal sig. Gori durante l’assemblea pubblica a Colognola. Una cifra ridicola per tutto il dramma che stiamo vivendo. Diciamo le cose come stanno: Sea (che detiene il 30,98 per cento delle azioni), Intesa Sanpaolo (17,9), Comune di Bergamo (13,84), Camera di Commercio (13,25), Provincia (10,2), Banco Bpm (6,96), Sacbo (3), Confindustria Bergamo (0,59) e Aeroclub Taramelli (0,01). I soldi vanno altrove, qua solo il disastro.
Basta ipocrisia. A NESSUNO frega nulla, dell' impatto aeroportuale, sulla condizione di vita delle persone, sull' inquinamento e quant'altro. Se non ricordo male, il comune di Bergamo, è azionista, dell'aeroporto, per cui, NON farà MAI NULLA, per ostacolare la crescita. Mettiamoci il cuore in pace. Per liberarcene, deve succedere qualcosa. Dicono, che non c'è due senza tre.
Già il fatto che la chiusura notturna sia “da valutare” è abominevole in un paese civile. Evidentemente non lo siamo.
Il presidente di SACBO è del PD, la sindaca (Vedrai che Bergamo!) è del PD, il presidente della Provincia è del PD. Pensate si disturbino a vicenda? Il marchese del Grillo al plurale "Noi siamo noi e voi non siete un c....).