La Regione vuole cacciare gli Ortodossi Romeni dalla chiesetta degli ex Riuniti
Da anni occupano la struttura, al centro di un contenzioso fra PIrellone e musulmani. E intanto il Comune cerca sedi per le religioni in città
di Paolo Aresi
Dove li mettiamo tutti? Perché i gruppi religiosi, le confessioni, le chiese sono veramente tanti anche a Bergamo e il Piano di governo del territorio del Comune deve garantire a tutti uno spazio di culto adeguato.
Monsignor Patrizio Rota Scalabrini è un esperto di studi biblici, ma anche si occupa delle questioni ecumeniche, delle diverse chiese cristiane, con un occhio che guarda oltre, verso le altre religioni.
Dice il sacerdote: «Al di là dei cattolici, all’interno del mondo cristiano la presenza più rilevante a Bergamo è quella dei Romeni Ortodossi, sono migliaia. Loro si trovano alla chiesa del vecchio ospedale Maggiore, quella dei frati, per intenderci. È la chiesa che è stata messa in vendita dalla Regione con tutto quello che ne è conseguito. Adesso so che i Romeni Ortodossi devono lasciare il tempio dell’ospedale, che la Regione non ammette più attese e bisogna che si trovi un posto per loro».
Don Patrizio ci spiega anche le altre presenze. Dice: «La chiesa Ortodossa ucraina, che è ancora legata a Mosca, è ospitata da noi cattolici all’oratorio di Sant’Anna, in Borgo Palazzo. Ma anche per loro bisogna porsi il problema di un luogo di culto specifico».
«La chiesa Ortodossa Serba si è spostata verso Trezzo sull’Adda e quindi non si pone il problema di un luogo in città. Invece esiste una presenza massiccia di cristiani Copti egiziani che, intanto che attendono un loro specifico posto, vengono ospitati da noi cattolici nella chiesa di San Lazzaro. Sono centinaia di persone e molti di loro sono giovani».
«In generale - continua -, i fedeli di queste chiese presenti sul nostro territorio sono più giovani, per ragioni intuibili, rispetto a noi cattolici. Non si emigra in un altro paese quando si è anziani. Abbiamo poi gli Avventisti che hanno già loro sedi e poi ci sono le cosiddette “chiese libere” del mondo cristiano soprattutto africano, sono in genere dei pastori che formano un loro gruppo di fedeli, ma la relazione ecumenica è molto scarsa, andiamo verso il confine con le sette».
Fuori dal mondo cristiano, la presenza più forte è quella islamica; in città dispone di due moschee, quella di via Cenisio e quella di via Monte Rosa. E poi c’è il centro islamico di Curno. Il gruppo di via Monte Rosa aveva (...)