Appello raccolto

La richiesta al Comune di Bergamo: non si venda la Casa del Custode del Castello di San Vigilio

Il consigliere Filippo Bianchi (FdI) ha presentato un ordine del giorno facendo proprie le richieste dell'associazione Castrum Capelle

La richiesta al Comune di Bergamo: non si venda la Casa del Custode del Castello di San Vigilio
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Appello raccolto: il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Filippo Bianchi, ha depositato a Palazzo Frizzoni a Bergamo un ordine del giorno per richiedere la rivalutazione dell'inserimento tra i beni alienabili del Comune della cosiddetta Casa del Custode del Castello di San Vigilio. L'appello era stato lanciato dieci giorni fa (il 14 marzo) dall'associazione Castrum Capelle Onlus, che da anni si batte per la tutela del Castello.

L'appello di Castrum Capelle

L'associazione «a tutti i rappresentanti della città membri del Consiglio di adoperarsi per scongiurare tale ipotesi di vendita, che risulterebbe esiziale per il Castello di Bergamo». I motivi di tale richiesta venivano poi esplicitati in tredici punti. Tra questi, il fatto che tutto il Castello e le sue pertinenze sono inseriti «nell'ambito primario del Sito Unesco» che riguarda le Mura Venete; che la pianificazione urbanistica della città e del Parco dei Colli ha sempre inserito il Castello tra i valori di massima tutela; che «questa alienazione parziale viene effettuata senza che ci sia un progetto di
valorizzazione di massima».

L'ordine del giorno di Bianchi

Bianchi, partendo dal presupposto che «le osservazioni pervenute dall’associazione Castrum Capelle Onlus sono assolutamente condivisibili e fortemente ostative a una eventuale alienazione di parte del Castello di San Vigilio» e sottolineando come «il luogo è sottoposto al vincolo diretto della Soprintendenza con quanto ne consegue», chiede alla Giunta di «non privare Bergamo di parte del Castello di San Vigilio, patrimonio cittadino di inestimabile valenza storica, ambientale e culturale, nel quale si identificano non poche storie della città di Bergamo».

L'inserimento nel Piano delle alienazioni

La decisione di inserire questo immobile storico nel Piano delle alienazioni del Comune era arrivata a fine febbraio. Dal documento in questione, è prevista una vendita tramite asta pubblica per quasi un milione e mezzo di euro.

Non è la prima volta che per la Casa del Custode del Castello di San Vigilio si prospetta la vendita: già più di dieci anni era successo, poi l'allora Giunta Gori aveva deciso di evitarla, proprio facendo seguito anche alle richieste di Castrum Capelle. Questo perché, ha spiegato il Comune, in questi anni non è stata trovata una soluzione alternativa sostenibile.

I progetti di recupero mai decollati

Nel 2017, l’associazione dei residenti di Città Alta e dei Colli propose di recuperare il Castello con le Case del Capitano e del Castellano per farne un luogo per convegni, eventi teatri, musicali, letterari, magari con anche il ripristino del ristorante. Non se ne fece nulla. L'anno successivo, Castrum Capelle aveva proposto un altro progetto di recupero per il complesso. Anche in quel caso, però, niente di fatto.

In un articolo pubblicato sul nostro giornale l'ottobre scorsoGianluigi Nava, segretario dell’associazione Castrum Capelle, spiegava: «Il problema è che la parte più a ponente sta crollando e che è urgente fare qualcosa. Almeno, lo scorso anno (2023, ndr), il Comune ha provveduto a sistemare le tegole del tetto della Casa del Capitano e ad aggiornare l’impianto elettrico. Piccole opere, ma importanti. Noi abbiamo ripulito il giardino delle farfalle della casa di Tramontana. È un posto piccolo e straordinario per la quantità di farfalle diverse che vi si possono trovare». In questi mesi, però, nulla è stato fatto. Fino alla decisione di inserire la Casa del Custode nel Piano delle alienazioni.

Commenti
Luigi

Ricordo quanto era attivo il ristorante/trattoria, semplice ma tipico , buono e spettacolare solo per vista dal pergolato. Ci avevo portatato anche conoscenti inglesi rimasti molto faverovelme colpiti.

Nikita

È un luogo di tutti. manutenzione costosa, quindi demolire. Metterci alberi fiori e panchine

Maria Teresa Solivani

Mi auguro che la richiesta dell'assessore venga accettata ! Che tristezza vedere nascere l'ennesima "roba da ricchi" in un posto tanto magico della nostra città.....però bisogna fare in fretta ....è davvero in pessime condizioni.

Blini Lauretta

Un miliardario Americano, Cinese, emiro Arabo, nababbo indiano... lo trovano. E fanno cassa.

Luca

Penso che possono stare tranquilli , ad un milione non lo compra nessuno , forse a 356mila euro . Comunque chi non vuole venderlo lo metta a posto perchè il tetto e i canali vanno rifatti altrimenti marcisce tutto.

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