Ambiente

La risposta di Italcementi su Calusco: «Nessun impatto per ambiente e salute»

«Gli studi sono accreditati e approvati dagli enti incaricati». L’azienda ha diramato una nota stampa dopo le critiche lanciate dal comitato La Nostra Aria e Rete Rifiuti Zero Lombardia

La risposta di Italcementi su Calusco: «Nessun impatto per ambiente e salute»
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Nella giornata di oggi, martedì 6 settembre, è arrivata la risposta di Italcementi riguardo la situazione del suo stabilimento di Calusco d’Adda, la cui richiesta di maggior impiego di combustibili secondari in alternativa al pet-coke, quali scarti di carta e cartone, plastiche, gomme e pneumatici è attualmente al vaglio della Provincia ma ha causato le proteste del comitato La Nostra Aria e Rete Rifiuti Zero Lombardia.

Una delle obiezioni delle associazioni riguardava la presenza, dopo l’impiego di questi elementi alternativi, di metalli pesanti e sostanze nocive nell’aria: «Il progetto prevede l'incremento dei quantitativi di combustibili alternativi per fornire energia all'impianto in sostituzione dell'equivalente termico dei combustibili fossili – si legge nella nota diramata dall’impresa -. Questo consentirà di ridurre le emissioni di anidride carbonica della cementeria e di dare piena attuazione all'economia circolare, con un combustibile già presente nelle vicinanze dell'impianto e il cui utilizzo consentirà, soprattutto, di sostituire fonti fossili non rinnovabili con materiali come carte e cartoni non più riciclabili, tessuti, plastiche non riutilizzabili, senza impatti per l'ambiente e la salute anche grazie alle altissime temperature dei forni da cemento ed a tutti i necessari presidi ambientali. Tali materiali, ottenuti da operatori qualificati secondo rigorosi procedimenti, vogliamo ribadirlo, saranno utilizzati in sostituzione - e non in aggiunta - rispetto ai combustibili tradizionali».

Un’altra critica dei due gruppi era stata sulla metodologia adottata per lo studio sull’impatto ambientale presentato da Italcementi, che a loro parere impediva fin da principio di stabilire un legame tra i fumi che fuoriescono dai camini dello stabilimento ed eventuali malattie insorte nei cittadini: «Infine, per chiarire ulteriormente gli aspetti legati alla salute, gli studi tossicologici ed epidemiologici svolti dall'Università di Roma in applicazione dei protocolli e linee guida previste sul tema dagli enti accreditati mostrano risultati di assoluta sicurezza e sono stati valutati come corretti da parte degli enti chiamati a decidere in merito».

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