di Christian Tognoli
A Levate, i disservizi segnalati sulla linea ferroviaria Bergamo-Treviglio continuano a far discutere. Il tratto subisce le ripercussioni dei lavori avviati nella stazione di Bergamo, che hanno portato al taglio di diverse corse. E il numero limitato di soluzioni ferroviarie risulta, stando alle segnalazioni dei pendolari, caratterizzato da problematiche organizzative.
Il 19 giugno la sindaca Paola Agazzi, interpretando le lamentele provenienti da diversi utenti, aveva inviato una lettera a Trenord per riportare «le continue e numerose segnalazioni da parte di cittadini, studenti e pendolari che usano quotidianamente la linea ferroviaria Bergamo-Treviglio, in particolare in relazione ai disservizi che coinvolgono la fermata di Levate».
La lettera segnalava, in particolare, «frequenti ritardi, cancellazioni improvvise delle corse e una generale riduzione della frequenza del servizio, con ripercussioni significative sulla vita quotidiana di chi si sposta per studio o lavoro». L’auspicio della sindaca era quello di avviare un’interlocuzione con Trenord, per comprendere le cause dei disservizi e le eventuali soluzioni e per individuare referenti con cui confrontarsi.
La risposta, dopo quasi un mese, è arrivata. Nella comunicazione Trenord scrive di comprendere «le rimostranze ricevute dai cittadini». I lavori alla stazione hanno comportato, sulla Bergamo-Treviglio, «un cadenzamento orario dei treni, senza corse aggiuntive nelle fasce di maggiore affluenza»; peraltro, «poco prima dell’inizio dei lavori sulla linea era stato introdotto il nuovo treno Donizetti, poi sostituito con il più capiente Vivalto a causa della riduzione della frequenza».
Trenord ha anche affermato di monitorare quotidianamente la situazione e implementare le soluzioni necessarie per garantire un servizio sempre più affidabile (…)