La testimonianza: «Trenord obbliga agli abbonamenti elettronici, ma i controlli sono ancora analogici»
L'azienda ha iniziato un percorso di digitalizzazione: gli utenti stanno rispondendo bene, ma la stessa Trenord paradossalmente zoppica

«Addio alla carta» tuona Trenord, che annuncia con soddisfazione il suo programma di progressiva digitalizzazione del sistema tariffario. Peccato che poi sia la stessa azienda a non dotare i propri dipendenti dei sistemi di controllo necessari. Sono più di una le segnalazioni di pendolari che si sono accorti del curioso fatto.
La testimonianza: «Abbonamenti digitali, controlli analogici»
«Sulla tratta Bergamo-Treviglio è già la seconda volta che il controllore di turno mi chiede di esibire non solo la tessera, ma anche la ricevuta e il documento di identità. In un primo momento, mi è sembrato strano, dato che sul treno per Milano è sempre stato sufficiente consegnare al controllore la carta Io Viaggio sulla quale si era caricato l'abbonamento e in due secondi la verifica era fatta. Incuriosita, la seconda volta ho chiesto e mi è stato risposto che semplicemente non avevano la macchinetta giusta - scrive una lettrice, che chiosa -. In poche parole, Trenord ha obbligato gli utenti a passare al digitale, ma i controlli su certe tratte sono ancora esclusivamente analogici».
Gli utenti stanno al passo
Nel mese di gennaio, Trenord ha dato il via a una campagna di comunicazione per invitare all’acquisto della tessera Io viaggio, in biglietteria o online. Secondo quanto dettano gli avvisi, dal 22 febbraio gli abbonamenti sono solo elettronici. Il che ha avuto successo, dato che tra gennaio e i primi venti giorni di marzo sono state emesse oltre 50 mila tessere. Gli utenti sembrano quindi esser stati più ricettivi della società stessa.
In attesa dei biglietti "chip on paper"
Non solo, dalla metà di maggio, anche i biglietti singoli cambieranno formato. I supporti cartacei e magnetici saranno progressivamente sostituiti da biglietti ricaricabili, grazie al cosiddetto “chip on paper”. Quindi il biglietto si conserva e non si butta. Saranno ancora una volta i pendolari a scoprire nuove eventuali problematiche o per una volta tutto andrà liscio?