La Via Crucis dei ragazzi di Albino: «Mi sento solo davanti al cammino di vita, o Signore»
A San Giuliano una celebrazione speciale con le riflessioni degli adolescenti tra fede, paure, speranze e desideri

di Fabio Gualandris
La sorprendente via Crucis del venerdì Santo a San Giuliano di Albino con le testimonianze di un gruppo di adolescenti che hanno parlato di famiglia, società, dipendenze, diversità, accoglienza, sogni, cura.
Lo scorso 18 aprile, centinaia di parrocchiani si sono dati appuntamento sul sagrato della chiesa dei Cappuccini per l’avvio del “Cammino con il Cristo morto”, ma un’incessante pioggia ha consigliato i promotori a modificare il programma della celebrazione.
Il corteo è comunque passato, in clima di preghiera, nei luoghi previsti, ma senza sostare. Luoghi significanti dove la vita incontra quotidianamente gioie e fatiche: la Rsa Casa Honegger in via Crespi; il monumento ai Caduti sull’omonimo piazzale e le scuole; la chiesa di San Bartolomeo; Casa Clara in piazza San Giuliano, che presto tornerà luogo di accoglienza per mamme in difficoltà e per i loro piccoli.
Le soste previste lungo il tracciato hanno avuto come unico luogo di rappresentazione la parrocchiale di San Giuliano, imprevisto che ha reso ancora più coinvolgenti le letture dei passi della Passione di Gesù tratte dai Vangeli e i commenti dei ragazzi.
Sette stazioni, sette letture, sette commenti. Come già da qualche anno, la proposta ha coinvolto circa venti ragazzi dai 14 ai 19 anni con i loro educatori in un lavoro di approfondimento e preparazione iniziato a gennaio.
Stazione dopo stazione (...)