L'alpinista Simone Moro ritorna in Nepal per tentare la scalata invernale del Manaslu

Nima Rinji, Simone Moro e Oswald Rodrigo osservano l’Ama Dablan

L'alpinista bergamasco Simone Moro è tornato in Nepal, dove tenterà nuovamente, per la sesta volta, la scalata verso la vetta del Manaslu, con la spedizione che partirà il 21 dicembre.

Ci aveva già provato quattro volte in passato, tra il 2015 e il 2022, ma le condizioni meteo avverse, con troppa neve, e la presenza di seracchi non attraversabili lo avevano portato a desistere.

La scalata in stile alpino

L'obiettivo in questo caso è raggiungere la cima del monte, alto 8.163 metri, in inverno e in stile alpino, quindi senza corde fisse, ossigeno, scale e campi preparati in precedenza. Lo accompagneranno in quest'avventura Nima Rinji, il più giovane alpinista che abbia mai scalato tutti i quattordici ottomila, e Oswald Rodrigo, alpinista e fotografo esperto.

Proprio per le modalità con cui tenteranno la conquista della montagna, Moro ha spiegato che «sarà dura, ma in fondo i perdenti sono quelli che non ci provano nemmeno e noi vogliamo provarci, nonostante sappiamo che sarà difficile». Adesso, l'alpinista si trova nella valle del Khumbu per la fase di acclimatamento, poi si trasferirà sulle pendici del Manaslu.

Un solo tentativo riuscito in passato

Prima di lui, erano riusciti nell'impresa di completare una spedizione invernale su quella cima i polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajeski, circa quarant'anni fa, anche se erano state fatte delle obiezioni per la partenza delle operazioni prima del 21 dicembre. Se dovesse portare a termine l'intento, si tratterebbe di un evento eccezionale, dato che dopo quella volta non ci è mai riuscito nessun altro.