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L'appello del Comune di Bergamo: servono tutori volontari per i minori stranieri

L’assessore Messina: «Il numero di ragazzi non accompagnati è in continuo aumento, non lasciamo solo chi ha più bisogno»

L'appello del Comune di Bergamo: servono tutori volontari per i minori stranieri
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È stato pubblicato il bando per la selezione di privati cittadini disponibili ad assumere, a titolo volontario, la tutela di minori stranieri non accompagnati (Msna). Il bando è rivolto a tutte le persone di almeno 25 anni di età che, in base alle proprie disponibilità di tempo, hanno desiderio di partecipare attivamente alla vita della comunità, aiutando giovani ragazzi e ragazze a costruirsi un futuro nel nostro paese.

«I Msna sono giovani ragazzi e ragazze, solitamente dai 14 ai 17 anni, che lasciano il loro paese e arrivano in Italia da soli, senza genitori né parenti - spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina -. A volte fuggono dalla guerra o da conflitti civili, oppure scappano da situazioni di povertà familiare e sociale con la speranza di migliorare la propria condizione. Ad oggi i Servizi sociali seguono 94 Msna e 20 neomaggiorenni, principalmente provenienti dall’Egitto, Albania, Tunisia e Bangladesh».

«Il numero degli arrivi è in continuo aumento - continua l’assessore -: per questa ragione lancio un appello ai nostri concittadini a partecipare a questo bando, perché essere tutori significa essere protagonisti di un welfare di comunità che non lascia solo chi, come questi ragazzi, ha più bisogno di sostegno e tutela».

Chi è il tutore volontario

Il tutore volontario è una figura prevista dalla Legge 47 del 2017 (comunemente chiamata Legge Zampa) che, nel rispetto delle Linee Guida emanate dall’Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza nazionale, si impegna con indipendenza e imparzialità, qualità e trasparenza, appropriatezza e responsabilità, disponibilità a svolgere le seguenti funzioni:

  • svolgere il compito di rappresentanza legale assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale;
  • attendere allo svolgimento di ogni attività anche di natura amministrativa o sanitaria per favorire il miglior inserimento del minore nel territorio;
  • perseguire il riconoscimento dei diritti del minore senza alcuna discriminazione;
  • promuovere il benessere psico-fisico della persona di minore età;
  • vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione del minore, tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni;
  • vigilare sulle sue condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione;
  • amministrare l’eventuale patrimonio della persona di minore età.

Dopo la fase istruttoria a cura dell’ufficio del Garante Regionale, che verifica la completezza della domanda e il possesso dei requisiti richiesti, viene eseguito un colloquio con la Commissione di valutazione per l’aspirante tutore. Approvata la candidatura, è previsto un corso on-line di formazione della durata di 26 ore, organizzato secondo le disposizioni dell’Autorità Garante Nazionale. Superato il corso, il tutore viene inserito negli elenchi presso i due Tribunali per i Minorenni (Brescia o Milano).

L’Ufficio del Garante regionale ha in questi giorni cominciato già a vagliare le domande pervenute fino ad ora per favorire la partecipazione dei tutori ai corsi online in tempi brevi, in modo da sopperire alla grave carenza di tutori attualmente presenti nelle liste dei Tribunali.

Informazioni sul bando

Il bando scade il 23 agosto 2023 ed è disponibile online (www.garanteinfanzia.regione.lombardia.it), inoltre per maggiori informazioni si può inviare una mail all’indirizzo: garanteinfanziaeadolescenza@consiglio.regione.lombardia.it. Il punto informazioni telefonico risponde al numero 02.67.48.62.90, dalle 10 alle 12, il martedì e il giovedì.

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