La lettera

L'assurda disavventura di due ottantenni, rimasti intrappolati dentro al Parking Fara

Marito e moglie avevano lasciato l'auto al quarto piano. Non c'era anima viva e non hanno più trovato la via d'uscita a piedi

L'assurda disavventura di due ottantenni, rimasti intrappolati dentro al Parking Fara
Pubblicato:

Gentile direttore, desidero raccontarle la disavventura che per poco non costa cara a me e a mia moglie.

Siamo due coniugi anziani, abbiamo passato gli ottanta, ma non per questo restiamo tutto il giorno in casa. Lo scorso 29 maggio, era mercoledì, c’era bel tempo, stranamente, e abbiamo deciso di salire in Città Alta, anche perché volevo vedere questa nuova meraviglia di Bergamo, il tanto discusso Parking Fara.

Arriviamo e la sbarra si alza, entriamo e saliamo le belle rampe nella luminosità diffusa, poche auto sono parcheggiate al primo piano, salendo non ne vediamo più alcuna. Ci fermiamo al quarto piano, lascio l’auto vicino a una macchina lavapavimenti.

Non c’è anima viva. Con mia moglie Paola mi dirigo verso l’uscita. All’ascensore una scritta avverte che i servizi igienici sono al settimo piano. Preferisco l’uscita a piedi, sulle scale. In zona ci sono due porte rosse. Una porta ha il maniglione di sicurezza, l’altra no.

Apro la prima: ci troviamo in un corridoio con una griglia metallica per pavimento e strette pareti in cemento. Il corridoio ha due direzioni, in salita e in discesa. Vedo porte sul finire, uguali alle precedenti, ma non rosse, forse blu o forse verdi. Richiudo la porta, non sono convinto che quei corridoi siano percorsi giusti per l’uscita.

Penso a tornare indietro anche perché sono ancora lì con la porta rossa semi aperta, ma poi vedo una porta vetrata e quindi penso che quella sia l’uscita. Con Paola lasciamo che la porta rossa si chiuda e ci dirigiamo verso quella vetrata. Lì giunti, un cartello, appiccicato al vetro dice: «Aprire solo in caso di emergenza».

Non mi reputo in emergenza, torniamo alla porta rossa: bloccata, non si apre dall’esterno. Cerco un numero di telefono, qualche annotazione, suggerimento... non c’è nulla.

Paola comincia a essere un poco impaurita perché in quel posto angusto comincia a mancare l’aria. Proviamo a (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 20 giugno, o in edizione digitale QUI

Commenti
Cesare

L'ennesima opera finita male per dire"ABBIAMO FATTO" e tanti sciocchi cittadini ci credono e hanno votato ancora questi mestieranti!

Giannina

Si voleva a tutti i costi aprire prima delle elezioni e questo è il risultato, complimenti .

Frank

Che l’ignoranza dell’uomo vince sempre... sia nel fare che nel giudicare... Frank Semenzi

Gian Pietro Farinotti

Prezzi assolutamente fuori da ogni logica ,a parte forse per i turisti ,ma se viene limitato all utilizzo di questi ,rimarrà una cattedrale nel deserto, di cui non beneficieranno mai i bergamaschi.

Monguzzi Fabio

Sono pienamente d' accordo con Francesco Giuseppe

Seguici sui nostri canali