La polemica

L'attacco di Filippo Bianchi al Secco Suardo: «Aumento esponenziale di iscrizioni di studenti omosessuali»

Il consigliere contro l'avvio del progetto "carriera alias". E non solo: «È in atto anche una campagna di illecita demolizione dei crocifissi nelle aule»

L'attacco di Filippo Bianchi al Secco Suardo: «Aumento esponenziale di iscrizioni di studenti omosessuali»
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Le polemiche sollevate da Fratelli d'Italia non hanno bloccato il Consiglio d’Istituto del liceo Secco Suardo di Bergamo, che lo scorso 13 maggio ha approvato ufficialmente il progetto "Carriera Alias".

Nello specifico, si tratta di un’opportunità a disposizione dei giovani che hanno scelto di intraprendere un percorso di cambiamento di genere, che consente loro di essere chiamati come preferiscono a seconda della percezione che hanno di sé. Gli alunni possono richiedere una sorta di profilo alternativo e temporaneo che sostituisca il nome anagrafico con quello scelto.

A marzo, la possibilità che il Secco Suardo avviasse questa iniziativa aveva sollevato le ire del consigliere comunale di Bergamo Filippo Bianchi e della consigliere regionale Barbara Mazzali, entrambi di Fratelli d'Italia. I due avevano parlato di «pericoloso precedente», aggiungendo: «Il timore è che il liceo Secco Suardo faccia da apripista ad altri istituti lombardi. I genitori, primi responsabili dell’educazione dei loro figli, non sono stati coinvolti, ma espropriati del loro diritto di conoscere e valutare il progetto con i tempi e i modi necessari».

Filippo Bianchi

A distanza di oltre due mesi, è proprio Bianchi a rendere noto che l'Istituto ha deciso di dare ufficiale avvio al progetto: «Quello che si temeva è avvenuto - ha scritto in una nota il consigliere comunale -. Non sono bastate le proteste dei genitori e le perplessità sui tempi ristretti e l’assenza di un vero dibattito pubblico a fermare l’iniziativa».

Bianchi ha poi aggiunto: «L’emorragia delle iscrizioni e la conseguente perdita di classi, durante il periodo di presidenza dell’attuale Dirigenza, coincide con l’inserimento anno dopo anno dei progetti pro ideologia gender. (...) Il Secco Suardo, che sta divenendo la scuola capofila nella provincia di Bergamo, vedrà un aumento esponenziale di iscrizioni di studenti omosessuali, studenti che vorrebbero cambiare sesso o che ritengono di essere di un sesso diverso dal proprio sesso biologico, con conseguenti seri e gravi problemi in merito all’uso di spazi, bagni e strutture scolastiche, non idonee e non preparate».

Infine, il consigliere comunale conclude il proprio duro attacco al Secco Suardo così: «Accanto alla tormentata questione dei progetti pro ideologia di genere, il Secco Suardo ha visto anche diverse aule essere private dei crocifissi che, oltre ad essere simboli cristiani, sono anche simboli della civiltà italiana ed europea e patrimonio universale dell’umanità. È parallelamente in atto anche una campagna di illecita demolizione dei crocifissi nella scuola, anche questa condotta in sordina?».

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