Il progetto

Lavori al Parco Sant'Agostino: cantiere fino alla primavera 2026, costerà 800 mila euro

Gli interventi inizieranno nelle prossime settimane, non appena ottenuta l'autorizzazione della Soprintendenza

Lavori al Parco Sant'Agostino: cantiere fino alla primavera 2026, costerà 800 mila euro
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Foto in apertura: da sinistra, il dirigente Silvano Armellini e l'assessora Oriana Ruzzini

Il Comune di Bergamo ha presentato oggi (martedì 27 maggio) il progetto esecutivo per l’assetto idrogeologico del Parco Sant’Agostino, approvato dalla Giunta nell’ambito dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione dei giardini pubblici nei quartieri.

Il progetto si concentra in particolare sul settore noto come "Baluardo del pallone", un’area verde di grande valore storico e paesaggistico situata a nord dell’ex complesso monastico, ora sede universitaria. I lavori inizieranno nelle prossime settimane, non appena ottenuta l'autorizzazione della Soprintendenza, e si prevede la conclusione nella primavera del 2026. Il costo complessivo dell'intervento è di circa ottocentomila euro.

I problemi dell'area

Attualmente, l’area non dispone di un sistema di raccolta e convogliamento delle acque piovane. Le precipitazioni meteoriche che interessano il versante a prato e il percorso pedonale lungo il lato sud del parco ruscellano naturalmente da ovest verso est, seguendo la morfologia del terreno. In questo modo, si concentrano nella zona più depressa del parco, dove si accumulano e progressivamente si infiltrano nel terreno.

Un ulteriore contributo di acque meteoriche proviene dai pluviali del complesso monastico che si affaccia sull’area: l’acqua piovana viene scaricata a pavimento e, seguendo la pendenza, raggiunge il percorso pedonale che, nel tempo, ha sviluppato un’incisione visibile dovuta all’erosione. Particolare attenzione è rivolta anche alla piastra da gioco presente nell’area, che risulta circondata da una canaletta di drenaggio in acciaio zincato, in parte interrata e priva di un sistema di scarico adeguato. Le acque piovane, pertanto, continuano ad accumularsi nella zona nord-est del parco, con conseguente infiltrazione nel terreno.

Alla luce di queste criticità, l’Amministrazione si è impegna a realizzare un sistema efficace di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, con l’obiettivo di proteggere l’area verde e le mura venete adiacenti, garantendo la sicurezza idraulica e la piena fruibilità del parco.

In occasione dell’evento meteorico eccezionale del 9 settembre 2024, l’accumulo di acqua piovana nel punto più depresso dell’area (angolo nord-est) ha causato l’infiltrazione che ha portato al cedimento parziale delle mura perimetrali di contenimento. Nonostante si sia trattato di un fenomeno di intensità straordinaria, avvenuto dopo un lungo periodo di precipitazioni, Palazzo Frizzoni ha deciso di integrare il progetto di riqualificazione e ristrutturazione del parco con specifici interventi per la regimazione delle acque meteoriche, per prevenire futuri dissesti e migliorare la sicurezza idrogeologica dell’area.

Gli interventi a progetto

Le dorsali fognarie, in questa zona, sono costituite dagli antichi cunicoli e percorsi interrati che collegavano le mura venete. Avverrà quindi la posa di una nuova dorsale meteorica al di sotto del percorso pedonale, in grado di raccogliere e convogliare sia le acque provenienti dai pluviali dell’ex complesso monastico sia quelle dei percorsi e delle aree verdi.

Il progetto prevede la realizzazione di tre trincee drenanti nella parte alta del versante a prato, per intercettare e convogliare le acque meteoriche verso la nuova rete di smaltimento. Ma anche la formazione di una cunetta in pietra con caditoie a intervalli regolari, ai piedi del complesso monastico, per raccogliere e incanalare le acque piovane.

Si realizzerà poi un bacino di laminazione interrato da circa duecento metri cubi, che permetterà lo stoccaggio temporaneo delle acque e il loro rilascio graduale verso la rete fognaria comunale, in piena conformità con le normative regionali. Infine, si creerà un modesto rialzo e una piccola trincea drenante a est del bacino, per contenere eventuali ruscellamenti e proteggere le mura venete.

Le opere previste comprendono la manutenzione straordinaria dei percorsi pedonali, che saranno ripavimentati con calcestruzzo drenante per garantire un migliore deflusso delle acque, e l’installazione di nuovi arredi urbani per valorizzare l’area e la predisposizione di una linea di pubblica illuminazione del percorso pedonale, oltre la riqualificazione ed il completamento di alcuni sottoservizi esistenti. È inoltre a programma la piantumazione di nuovi alberi e arbusti, a completamento e integrazione del verde esistente.

Il progetto tiene conto dei vincoli paesaggistici e architettonici presenti e, pur non essendo soggetto a misure di invarianza idraulica per la tipologia di intervento (manutenzione straordinaria e ristrutturazione funzionale), adotta comunque soluzioni progettuali che rispettano i parametri previsti dal Regolamento regionale in materia. Non modificano perciò, di fatto, l’estensione delle attuali superfici coperte e pavimentate.

Si sposta l'estivo

Nella parte più orientale del versante a prato si trova una piastra pavimentata destinata a campetto da basket che, durante la stagione estiva, viene utilizzata come estivo, con aree ristoro e palchi. Il progetto prevede la delocalizzazione di queste attività temporanee in un’area sull’altro baluardo del parco, con la predisposizione di 123 tavoli singoli da quattro posti, per una capienza minima garantita di 492 persone, spazi dedicati a cucine, pizzeria, bar e birrerie, oltre a un’area apposita per l’allestimento del palco.

«Quello che presentiamo oggi è un progetto necessario, che salvaguarda dal punto di vista idrogeologico uno dei parchi più amati dalla cittadinanza - ha commentato l'assessore al Verde, Oriana Ruzzini -. La delicatezza del sito ci offre anche la possibilità di ripensare l'utilizzo del parco, spostando gli attacchi e gli impianti per la realizzazione dell'estivo sul baluardo più basso, dove in queste settimane è stata riqualificata l'area giochi.

In questo modo, il campo da basket del Parco Sant' Agostino sarà utilizzabile durante tutto l'anno, dai residenti di Città alta, dai turisti e da tutti coloro che lo vorranno. L'infrastruttura attrarrà nuova utenza al parco, famiglie, giovani e meno giovani, amanti dello sport all'aria aperta».

Commenti
FEDERICO

Perchè rovinare un'altra area verde di Bergamo. Signora Ruzzini perchè non riesce a migliorare il verde pubblico di tutta la città e si focalizza solo sul verde di città alta? Si guardi in giro, i pochi parchi e le aiuole a Bergamo, non sono solo quelle fuori da Palazzo Frizzoni. Si guardi in giro e si accorga dei numerosi alberi tagliati. Le do un'idea. Perché non utilizzare la zona verde della Fara, adiacente alla casa dell'ex sindaco Gori. Perché quella non la si usa mai. Forse perché si disturbano i nobili cittadini di città alta? Vedrai che Bergamo si era detto, ma i cittadini speravano decisamente in meglio.

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