Lavori al viadotto di Sedrina: il colpo di grazia alla viabilità della Valbrembana
Dall’11 marzo la messa in sicurezza del ponte. Intervento necessario, ma che rischia di paralizzare la principale arteria della valle
di Eleonora Busi
Non c’è tregua per la Valle Brembana, né per le sue strade. Lunedì 11 marzo inizieranno infatti i lavori di messa in sicurezza del ponte di Sedrina, uno dei nodi cruciali per la viabilità dell’arteria principale, la strada statale 470.
Il cantiere, che dovrebbe durare ben otto mesi, sarà diviso in due fasi: nella prima verranno chiuse le due corsie in direzione Bergamo, istituendo il doppio senso di marcia sulle due rimanenti dal lato opposto. Poi si farà il contrario. E già il disappunto rimbalza di social in social, non senza qualche punta di panico.
In effetti, la prospettiva non è di certo rosea: chi percorre le strade della Val Brembana ogni giorno per motivi di lavoro o studio conosce bene i serpentoni di auto che si formano nei picchi più critici, sa che se deve presentarsi a un appuntamento alle 9 a Bergamo dovrà partire almeno con un paio d’ore d’anticipo, specialmente se vive in alta Valle. A farne le spese saranno anche i turisti, in particolar modo chi da Milano raggiunge le vette prealpine per un mordi e fuggi del fine settimana.
Turisti, bel problema
Viene da chiedersi: quali saranno le conseguenze concrete di questo intervento? I problemi più evidenti si mostreranno soprattutto d’estate, quando è sì vero che autobus e macchine calano fisiologicamente - con il termine delle scuole -, ma il loro posto viene occupato dai vacanzieri che, con certosini calcoli matematici, pianificano ogni domenica sera l’orario migliore per mettersi in marcia verso casa, incontrando, non raramente, l’inevitabile traffico.
Una soluzione alternativa, ma che difficilmente vedrà già la luce entro quest’anno (men che meno entro l’estate), è quella di un autobus che possa trasportare i turisti in montagna nei fine settimana. La proposta, ora al vaglio di Regione Lombardia, ha come fine ultimo quello di liberare le strade brembane da una buona fetta di traffico, convogliando su un unico mezzo più viaggiatori.
A conti fatti, ipotizzando un pullman da cinquanta posti e quattro persone in media per macchina, per ogni corriera riempita si toglierebbero dalle strade una dozzina di automobili. Non è poco. L’incognita sarà capire quanti, effettivamente, sfrutteranno un servizio di questo genere: sarà necessario offrire alle persone un’opzione in grado di pareggiare almeno quei comfort, specialmente in termini di autonomia, che solo viaggiare con un proprio mezzo può garantire.
Il sogno della Paladina-Sedrina
Altro punto focale della questione viabilità è rappresentato dal terzo lotto della Tangenziale Sud, quei 6,3 chilometri che collegheranno Paladina a Sedrina. Atteso da anni, con costi iniziali di 90 milioni di euro lievitati a quattro volte tanto (...)
Questo è il risultato di una mentalità diffusa tra gli italiani per cui "privato è bello": la paralisi del traffico, e non solo in Valle Brembana. Los Angeles è una città costruita per le automobili e gode di spazi sconfinati eppure soffoca nel traffico, cosa ci aspettiamo da un territorio angusto ed iperpopolato come il nostro ?
Poveri milanesi, d'altronde li capisco...cercano di fuggire almeno nel week-end ad una città che diventa un forno, oltreché a dei ritmi di vita folli. Però loro non cambierebbero Milano per nulla al mondo...
L'autobus da dove partirebbe ? Bisogna pensare anche ad un posto che abbia sufficiente parcheggio per le auto.
Ma non si era parlato ance di una galleria che partiva da Ponteranica e usciva dopo Sedrina anni anni fa? Forse se la decisione fosse stata presa allora si sarebbero risparmiati un sacco di soldi e migliorato viabilità
Il sogno della Paladina Zogno? i 20 e più milioni della Vitali Spa pagati dalla regione Lombardia per 1 km a dir tanto che collega Mozzo a Paladina e che non ha risolto proprio niente... che imbarazzo questa e quella giunta... dimettetevi!