Commenti su: Lavori per unire i tratti ciclabili in cinque quartieri di Bergamo: tutti i dettagli

Maria Teresa Solivani

In effetti si sentiva la mancanza dell'ennesimo cantiere qui a Valtesse dove abito io......probabilmente gli assessori incaricati di districare la matassa della viabilità hanno pensato ai ciclisti ....credo che però in comune dovrebbero promuovere più controlli perché spesso i monopattini vengono abbandonati sui marciapiedi e comunque se ,da codice stradale, l'auto deve stare a un metro dalle bici mi potrebbero dire ,per cortesia, quali saranno i prossimi marciapiedi a sparire dalla mia città,per far spazio alle bici? I pedoni sono anche loro cittadini ....forse in Comune non lo sanno !?

Francesco Giuseppe

In via don Guanella i lavori sono stati fatti esattamente al contrario di come erano previsti. Infatti hanno allargato il marciapiede opposto a quello lato parcheggio, togliendo una decina di posti auto a residenti, utenti della RSA Don Orione, oggi anche poliambulatorio, agli utenti del campo sportivo, non riposizionando il passaggio pedonale, ma rendendolo più pericoloso a pedoni e veicoli che, uscendo dalla via stessa devono portarsi in mezzo alla strada. In più hanno creato pericoli per gli abitanti del condominio che si troveranno i ciclisti (che si credono i padroni delle strade) sfrecciare sul marciapiede cui insistono le uscite pedonali del condominio stesso. Per favorire qualcuno si danneggiano gli altri che abitano, lavorano, vanno dagli anziani o a visite mediche. Non esistono solo i ciclisti a Bergamo! Assurdo.

Nicolò Codognola

Bene così! Ma è emblematica la foto d'apertura del servizio: un'automobile parcheggiata a cavallo della bike lane (in questo caso davanti agli sportelli bancari di via Camozzi, dove ce n'è sempre almeno una, se non di più): il problema non sono le infrastrutture, ma gli automobilisti che si credono padroni della strada, arroganti e spesso distratti.