quarta ondata

Le Rsa bergamasche resistono al Covid: solo 160 anziani contagiati su seimila

Sono tutti sono asintomatici o presentano sintomi lievi. Tra gli operatori 44 positivi su un totale di circa ottomila lavoratori

Le Rsa bergamasche resistono al Covid: solo 160 anziani contagiati su seimila
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Mentre gli ospedali si trovano a dover fare i conti sia con i ricoveri dei pazienti, sia con un gran numero di operatori in quarantena, nelle Rsa la situazione è ben diversa rispetto alle precedenti ondate del Covid.

Le somministrazioni delle terze dosi agli anziani, che avvengono direttamente nelle strutture, sono praticamente concluse e si avvicinano a una copertura del 100 per cento del target. Vaccini e restrizioni adottate dalle singole case di riposo, per evitare che Omicron dilagasse tra gli ospiti, hanno fatto sì che su 66 Rsa bergamasche siano emerse positività solo in 16 strutture.

Come riporta L’Eco di Bergamo, si tratta di 160 anziani sul totale di circa 6 mila persone: tutti sono asintomatici o presentano sintomi lievi e sono stati individuati in virtù degli screening periodici che le Rsa effettuano. Nessuno è stato trasferito in ospedale per essere ricoverato.

Ancora più rosei sono i dati riguardanti i contagi tra i dipendenti: le positività si registrano in 15 strutture e risultano in isolamento solo 44 operatori su un totale di circa 8 mila lavoratori. Gli operatori che risultano essere eventuali contatti stretti con persone positive, ma che hanno ricevuto la terza dose o hanno completato il ciclo vaccinale primario da 120 giorni, oppure sono guariti, non devono effettuare l’isolamento. Devono invece lavorare usando la mascherina Ffp2 e sottoporsi per 5 giorni lavorativi al tampone.

Eventuali carenze di personale, quindi, non sono una conseguenza della crescita dei contagi, bensì sono correlate a criticità che si trascinano da tempo come la carenza cronica di addetti, oppure la necessità di riposi o i trasferimenti.

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