una tratta piena di criticità

Linea Lecco-Bergamo, dalla primavera del 2022 in servizio solo i nuovi treni Donizetti

Ad annunciarlo l'assessore regionale Terzi. Da ottobre 2020, c'è stato «un miglioramento dell’11% della puntualità»

Linea Lecco-Bergamo, dalla primavera del 2022 in servizio solo i nuovi treni Donizetti
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Che la linea ferroviaria Lecco-Bergamo presenti criticità non è un mistero. L’auspicio è che puntualità dei convogli e servizio offerto possano migliorare a partire dalla primavera del 2022, quando sulla tratta viaggeranno soltanto i nuovi treni Donizetti.

La novità è stata comunicata dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi che, rispondendo al sindaco di Cisano Bergamasco Andrea Previtali, ha snocciolato qualche dato in merito alla situazione che caratterizza la linea ferroviaria.

«La Lecco-Bergamo sconta dei limiti infrastrutturali e di materiale rotabile - spiega l'assessore -. Da gennaio 2021 a oggi il 75 per cento delle corse sono giunte a destinazione in orario, ovvero entro i 5 minuti, mentre il 93 per cento entro i 10 minuti». Il che significa che, comunque, i treni non sono arrivati in stazione nell’orario indicato sui tabelloni. «Non sono risultati adeguati – aggiunge Terzi - anche se i dati parlano di un progressivo miglioramento dell’11 per cento della puntualità rispetto al 2019, quando era puntuale solo il 64 per cento delle corse».

Questo miglioramento sarebbe legato proprio all’entrata in servizio da ottobre del 2020 del treno Donizetti, finanziato da Regione Lombardia, che effettua 14 corse sulle 31 totali. In primavera però un ulteriore nuovo Donizetti sostituirà il treno Ale582, in circolazione dalla fine degli anni ’80, ereditato da Trenitalia.

«Le attuali performance non soddisfacenti sono dovute alla presenza di un treno vetusto e ai limiti infrastrutturali che caratterizzano questa linea di Rfi – prosegue l’assessore -. La linea è a unico binario e i treni devono “incrociare” la loro traccia nella stazione di Cisano: è sufficiente un minimo scarto per amplificare il ritardo in entrambe le direzioni. Poi c’è la questione dei numerosi passaggi a livello gestiti da Rfi e dei relativi guasti. Abbiamo richiamato sia Rfi sia Trenord a un maggior impegno per contenere i disagi».

«Il sindaco sollevava anche la questione della fermata a Bergamo-Ospedale – conclude Claudia Maria Terzi -. Va detto che la traccia rilasciata dal gestore dell’infrastruttura, ovvero Rfi, non comprende i tempi necessari per effettuare il servizio. I maggiori tempi di percorrenza, necessari per effettuare la fermata, non sono compatibili con la gestione degli incroci sulla tratta a binario unico. In ogni caso, arrivare ad avere la fermata Bergamo Ospedale sulla linea in questione è un obiettivo anche di Regione, ma che non sarà realizzabile nell’immediato».

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