Partito l'esposto

«L'infermiera non sapeva fare i prelievi: ho dovuto pagare 220 euro»

La disavventura di Enrica Marchetti al Policlinico San Marco di Zingonia: ematoma sul braccio, doppio prelievo e doppio pagamento

«L'infermiera non sapeva fare i prelievi: ho dovuto pagare 220 euro»
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Un prelievo di sangue finito in un ematoma e un conto salatissimo, da 220 euro. Protagonista della disavventura al Policlinico San Marco di Zingonia è Enrica Marchetti, 53enne che a Ciserano gestisce il chiosco del parco Fopa Gera.

Come ha raccontato ai colleghi di Prima Treviglio, lo scorso 19 aprile la donna si è recata al Policlinico per un prelievo di sangue. Operativa, quel giorno, un'infermiera che però «non era capace di fare il suo lavoro: mi ha ridotto il braccio da buttar via» ha spiegato la 53enne.

«Mi ha fatto talmente male che mi sono anche messa a piangere. C'era sangue dappertutto» ha spiegato Marchetti. Dal prelievo ne è scaturito un ematoma, visibile ancora dopo diversi giorni. Prima di uscire dall'ambulatorio, ha raccontato poi la 53enne, l'infermiera si sarebbe anche raccomandata di non mostrarsi agitata dagli altri pazienti in attesa, per non spaventarli.

Quando ha spiegato al personale che si occupava delle accettazioni la questione, le è stato risposto che ne erano a conoscenza, ma «non potevano farci niente». La sua non sarebbe stata nemmeno l'unica disavventura: «C'era una signora bucata otto volte, poi mandata in reparto. Un'altra con impacchi di acqua calda e ghiaccio per, a dire dell'infermiera, far uscire le vene».

Doppio prelievo (e doppio pagamento)

Poche ore dopo Marchetti è stata contattata nuovamente dall'ospedale: il sangue prelevato si era coagulato ed era necessario un nuovo prelievo. Il giorno successivo si è quindi recata nuovamente in ospedale, dove a occuparsi di lei c'era un'altra infermiera a cui ha chiesto il motivo.

«Mi ha risposto che capita spesso quando i prelievi li fa la sua collega, ma di non preoccuparmi». Ritirati i referti, il 30 aprile, le è stato comunicato che era necessario effettuare un'integrazione per la spesa sanitaria: «Ho dovuto ripagare anche per il secondo prelievo: insomma, questi esami mi sono costati più di 220 euro» ha affermato la 53enne, che ha deciso di portare la questione all'attenzione della direzione sanitaria, di cui è ancora in attesa di una risposta.

Commenti
Andrea

Ho avuto una vera e propria disavventura....oggi mi ritrovo disabile,senza una vita sociale e con mille problematiche capisco che la medicina non può dare garanzie di riuscita,ma su tre interventi e possibile rientrare nelle percentuali di insuccesso su tutti e tre? Datevi una risposta

Dylberie

Buongiorno a me e capitato due mesi fa in un centro di prelievo Una ematoma che non andava via per 2 settimane Ma il bello è che ho la vena rovinata che mi si gonfia non ho denunciato perche mia figlia e incinta e ha fatto tutti gli esami li Poveri noi

Tiberio

Buongiorno faccio abbastanza spesso gli esami del sangue a Trescore balneario per diabete e devo dire che mi sono trovato sempre bene. Mi spiace per la signora.

Lara

Meglio che il policlinico chiuda se tutto ciò corrisponde a verità, è assurdo che resti aperta una struttura che non vigili su questa o simili gravità... non esiste un responsabile o direttore? nessuno sa nulla?

Francesco

Purtroppo non è l'unico episodio di mancanza di professionalità. Durante il periodo covid, ho fatto un esame per poter espatriare, con un medico del Policlinico che a poco mi fora le narici. Sono risultato leggermente positivo, e mi è saltato il viaggio alle Maldive. Peccato che il giorno dopo, lo stesso esame in un altra struttura, non ha trovato traccia di covid. Dimenticavo: ho pagato per l'esame con urgenza massima, responso in 2 ore, 180 euro, ed è arrivato dopo 10, senza nessuna scusa per il ritardo.

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