Lipomi e nei, tenere alta l'attenzione sulla vostra pelle alla Smart Clinic di Oriocenter
Il dottore dermatologo Marco La Vecchia lavora nel centro all'interno del mall bergamasco. E offre consigli utili a tutti

La pelle spesso manifesta segni che meritano attenzione. Lipomi, nevi (detti nei) e altre formazioni cutanee benigne sono frequenti e, in molti casi, possono essere rimossi in modo semplice e sicuro. Tuttavia, è fondamentale affidarsi a specialisti qualificati, in grado di distinguere tra lesioni innocue e lesioni sospette.
Ne parliamo con il dottor Marco La Vecchia, dermatologo presso la Smart Clinic di Oriocenter.

Quali sono le lesioni cutanee che possono richiedere un’asportazione?
«Lipomi, nevi, cisti sebacee, cheratosi seborroiche e altre neoformazioni benigne. In alcuni casi si tratta di motivi estetici, in altri di indicazioni cliniche, soprattutto se la lesione presenta variazioni di forma, colore o dimensione che richiedono un approfondimento diagnostico».
Cosa distingue un nevo estetico da uno sospetto?
«Tutte le lesioni vanno valutate con un dermatoscopio per distinguere con precisione quelle benigne da quelle potenzialmente a rischio di malignità. Un nevo da asportare per motivi estetici è una formazione benigna, stabile nel tempo, regolare e priva di atipie dermoscopiche. Un nevo sospetto presenta alterazioni morfologiche suggestive di malignità, visibili alla dermatoscopica. Per tale motivo si deve approfondire la diagnosi con l’asportazione chirurgica e l’esame istologico».
Come avviene l’intervento ambulatoriale?
«Dopo la valutazione clinica e gli esami strumentali, si procede con la rimozione chirurgica, a cui segue l’esame istologico del campione. L’intervento è rapido, si svolge in ambiente sterile e in anestesia locale».
È sempre necessaria l’analisi istologica?
«È una prassi clinica fondamentale. Tutte le lesioni asportate devono essere sottoposte a esame istologico, sia quelle sospette di malignità, sia quelle tolte per motivi estetici. L’esame istologico consente, infatti, di confermare la diagnosi e, raramente, di individuare lesioni maligne non sospettate clinicamente. La dermatologia chirurgica è uno strumento efficace di prevenzione».