La testimonianza

Lo sfogo: «I Colli? Van bene per le foto, ma se ci abiti è un'altra storia». E il cantiere in via Torni...

Angelo Ubiali spiega come lì manchino diversi servizi e ci siano problemi con la Ztl. Senza contare l'incubo lavori: «120 giorni per 700 metri di tubazione»

Lo sfogo: «I Colli? Van bene per le foto, ma se ci abiti è un'altra storia». E il cantiere in via Torni...
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I Colli di Bergamo, nell'immaginario collettivo, sono tra le zone più belle della città e contribuiscono a rendere speciale il panorama di Città Alta. Abitare lì, però, presenta anche numerosi disagi. Lo spiega bene un nostro lettore, il signor Angelo Ubiali: qui è oro quel che luccica, racconta, ma il prezzo da pagare sono l'assenza di diversi servizi, i disagi dovuti ai cantieri e i problemi con la Ztl. Serve, insomma, tanta, tanta pazienza.

«I Colli? Vanno bene per le foto»

«I Colli sono quel “non luogo” di Bergamo abitato da circa duemila “non cittadini” - scrive il signor Ubiali -. Non luogo che emerge solo come sfondo delle fotografie di Astino, quando Bergamo si inorgoglisce per i “Landscape award” ricevuti, o come fotografia bucolica a corredo di articoli vari sulle scalette che amiamo restaurare e mantenere chiuse, anche se illuminate (Lavanderio). Non luogo perché per scelta, non di questa Amministrazione o quantomeno non solo, è considerato a seconda delle convenienze un quartiere a sé stante o come parte integrante di Città Alta».

Da quelle parti non ci sono scuole, negozi di vicinato, ambulatori, farmacie, trasporto pubblico, mercati, impianti sportivi, aree verdi di quartiere, centri sociali, ecovan o campane per la raccolta differenziata. Quando si chiedono più servizi - racconta Ubiali -, i Colli diventano «magicamente» parte costituente e integrante di Città Alta e i bisogni, almeno secondo il Comune, sono soddisfatti attraverso i servizi più o meno garantiti per il borgo antico. Le cose però cambiano quando si chiede allora di poter accedere, a questi servizi.

Una collocazione ambigua

Come sottolinea il lettore, infatti, quando chi vive sui Colli chiede allora di poter avere, ad esempio, il permesso per superare le telecamere in tutta la zona di San Martino, ma anche Fontana o zone di Castagneta e poter così accedere a quei tanto agognati servizi, «la risposta è disarmante: cosa centrano i Colli con Città Alta? Sono due quartieri diversi!».

Per Ubiali mancano inoltre veri collegamenti di trasporto pubblico, strade «non bloccate o con buche e rattoppi da terzo mondo, vedi via San Sebastiano», oltre che illuminate: «Provate a percorrere via Torni dopo le 17 in inverno, a piedi, e misurate il vostro senso di sicurezza». Mancherebbe pure un servizio spalatura neve, «attualmente appaltato al Sole», ma anche una connessione Internet che consenta di mettere in soffitta i vecchi modem a 56K: «Su questo aspetto, attendo al varco i lavori di Borgo Canale, anche se ho il fondato sospetto che, per chi abita lontano da quella zona, non cambierà nulla».

C'è poi difficoltà a raggiungere la propria casa, a piedi o in auto, senza dover cercare alternative che costringano a fare deviazioni di diversi chilometri in occasione dei lavori pubblici o privati, «i quali si protraggono per mesi e mesi, nel migliore dei casi con pochissima manodopera, senza che nessuno realizzi che interrompere una strada nei Colli - come via Torni - stravolge la possibilità di raggiungere scuole, mezzi pubblici, farmacie». Difficile anche ricevere amici a casa, dato che in trent'anni di Ztl non si è riusciti a ottenere la "smarcatura" delle targhe per chi, come molti nei Colli, ha parcheggi propri.

«Siamo dei privilegiati perché viviamo in un posto splendido, ma grazie soprattutto ai nostri costanti interventi di manutenzione, e i disagi che ogni giorno subiamo son parte del pacchetto - scrive ancora Ubiali -. Siamo anche consapevoli che non abbiamo il diritto di lamentarci, perché a ogni lamentela, del tipo “Non esistono trasporti, devo fare 3 km a piedi, per raggiungere i trasporti pubblici”, la risposta è lapidaria: “Vorrei avere io i tuoi problemi”. Ma è anche parte del pacchetto il non poter uscire di casa un week-end sì e uno pure a causa delle manifestazioni varie, il non poter arrivare in Città Alta per mancanza del permesso, il non poter parcheggiare perché se c’è da togliere un posto auto lo si toglie ai “non cittadini” del “non luogo” chiamato “i Colli"».

Galeotto fu il cantiere

Come mai Ubiali ha deciso di rendere pubbliche queste riflessioni? Decisiva è stata la partenza, lunedì 16 giugno, di un altro cantiere: quello della già citata via Torni. «Nonostante lo sbandierato metodo che contempla il dialogo, nessun dialogo, nemmeno una comunicazione c’è stata in questa così come nelle altre occasioni - ha spiegato -. Non è solo la doverosa comunicazione dell’avvio dei lavori, giunta appena tre giorni prima attraverso cartelli all’inizio e alla fine della via, ma anche il dialogo con i cittadini, ora che abbiamo anche un tavolo apposito, non c’è stato». Chiudere al traffico la strada, come già successo in passato, ha tagliato fuori gli abitanti, ancora una volta, dai servizi delle aree limitrofe.

«Sarebbe bastato poco, inizio lavori alle 8.30 invece che alle 7. Una finestra per la pausa pranzo e garanzia dell’accesso ai mezzi di soccorso, ripristino della viabilità la sera alle 18 e poter passare in bicicletta o motocicletta. Forse, attraverso il dialogo, si sarebbe riflettuto su cosa vuole dire chiudere una strada per 120 giorni per fare settecento metri di tubazione, circa un metro all’ora, otto metri al giorno. Penso che si possa fare molto meglio. Che dire, purtroppo siamo solo dei “non cittadini” fortunati», conclude Ubiali.

Commenti
Polemico

Magari se il costo delle case diventasse più popolare... le giovini famiglie acquisterebbero casa... anche per gli affitti i prezzi sono altissimi

Giuseppe Francesco

Dacci oggi la polemica sterile quotidiana

Riccardo

Ora anche ai Colli si lamentano? Ma per favore!

Matteo

Prova a percorrere via Bonomelli a qualsiasi ora del giorno in un qualsiasi giorno dell'anno e raccontami la sicurezza. Prova a contare quanti cantieri ci sono in Bergamo Bassa tutto l'anno, tutti gli anni. Prova a contare quante macchine passano sotto casa nostra in città bassa e quante ne passano sotto casa tua. Prova sta notte a venir giù a dormir qua con il caldo che butta su l'asfalto e il cemento invece del fresco dei colli. Prova a venir giù qua a vedere che vista, affaccio sul palazzone, affaccio sulla circonvallazione, affaccio su niente di bello invece della tua vista. Vieni giù a sentir che rumore invece del tuo silenzio. È in città alta non ci andiamo neppure noi. È di posti auto c'è ne sono sempre meno anche qui. E potrei continuare a lungo. Per me ti lamenti un po' del buon tempo. Ma se non ti ho convinto facciamo cambio, facciamo cambio anche solo del valore a mq di casa mia col valore a mq di casa tua.

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