La protesta

Lo striscione apparso di notte sopra il Balzer Globe: «Il privato è fallito, restituite lo spazio ai cittadini»

Il Comune aveva ceduto i locali agli imprenditori per la riqualificazione e per rendere attrattiva la piazza, ma non ha funzionato

Lo striscione apparso di notte sopra il Balzer Globe: «Il privato è fallito, restituite lo spazio ai cittadini»
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«Ha fallito il privato, alla città lo spazio va ridato». Così recita lo striscione, comparso nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 maggio in Piazza Dante a Bergamo, sulla balaustra che circonda l'ingresso del Balzer Globe, il quale ha ormai chiuso i battenti.

Il progetto di rifacimento di quell'area, passato anche attraverso l'apertura del locale (l'ex Diurno, uno spazio pubblico ceduto a un privato), aveva suscitato fin da subito delle critiche.

Un progetto criticato

Accanto certo al plauso entusiasta di non poche persone, tra il Comune e la gente, c'erano infatti state anche le proteste di diversi cittadini. Sia per come era stato trasformato quello spazio pubblico, con il taglio di alcuni alberi e delle modifiche che non sono piaciute proprio a tutti, sia proprio per la vendita da parte dell'Amministrazione dei locali sotterranei agli imprenditori Cividini e Previtali.

Attraverso un accordo con Patrizio Locatelli, gestore del Balzer, era quindi nato questo progetto: il Globe, appunto, che nonostante la particolare posizione e l'arredamento sofisticato, così come le serate che soprattutto al venerdì e al sabato avevano una certa partecipazione, ha abbassato la serranda. Adesso, pare sia in ballo la ricerca di un nuovo gestore, ma comunque rimane l'ombra di un esperimento che non è andato esattamente come si sperava.

«Restituite lo spazio ai cittadini»

«Piazza Dante ha subito diverse trasformazioni negli ultimi anni: l'urbanistica della piazza é stata modificata togliendo sia verde sia possibilità di aggregazione sociale. L’assetto precendente favoriva il ritrovo e l'incontro, oggi la sua utilità si limita ai mercatini» si legge nel post pubblicato poche ore fa sulla pagina Instagram "Novantanove".

 

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Della quale ci sono poche informazioni (un gruppo di attivisti? un collettivo?), ma che ha unicamente altri due contenuti pubblicati: uno striscione lasciato davanti alla sede di Amazon di Casirate d'Adda e un altro appeso a un cavalcavia contro il Decreto Sicurezza.

«Lo spazio sottostante, il Globe, é stato ristrutturato dal Comune e poi dato a un privato per la gestione. Come prevedibile, il privato ha fallito ed ora rimane nel centro della città un posto nuovo ma chiuso, chissà per quanto. Perché non immaginiamo lo spazio urbano ad uso e gestione dei cittadini? Perché non si sperimentano forme di autogestione dei beni da parte della cittadinanza? Possiamo vivere spazi e relazioni senza profitto? Pretendiamo spazi liberi per tutta la città.

Che siano veramente dei cittadini e che procedano, insieme alla comunità, a diventare dei luoghi centrali di socialità, cultura e aggregazione, non di profitto per pochi».

Commenti
Anna

la giunta Gori rimarrà nella storia di Bergamo per aver "rovinato" per sempre una delle Piazze più belle in stile Liberty... come era piazza Dante!

Luca Bosi

Il prossimo, costosissimo, spreco di soldi pubblici sarà quello della modifica del Centro Sportivo Italcementi. Su tutto il progetto, la cittadinanza è stata poco o nulla informata da sindaco, giunta e consiglieri comunali, anche grazie alla mancanza di vigilanza e approfondimento da parte degli organi d'informazione locali (alcuni dei quali probabilmente trovano più comodo fare da utile cassa di risonanza delle posizioni degli amministratori).

Eliana

Finché la gente continuerà a dare fiducia a gente poco pratica i fallimenti saranno all'ordine del giorno

FEDERICO

Basta guardarsi in giro per Bergamo per rendersi conto della pessima situazione generale della città. Un vero disastro aver rieletto una giunta comunale come quella della signora Carnevali, dopo i trascorsi tempi del suo predecessore Giorgio Gori.

Bruna

Anche solo osservando il 'sopra': Hanno distrutto una piazza, guardavo domenica, c'è un solo tratto di 4 metri che gode dell'ombra degli alberelli, il resto ê tutto al sole. Non ci voleva un genio per collocare gli alberi all'esterno del ring invece che all'interno, così da ombreggiare quelle specie di panchine di cemento. Neanche quello.

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