L'oratorio della zona Serena e i suoi alberi? Ormai sono solo un ricordo per Seriate
Ben 48 piante abbattute. La struttura e gli spazi verdi lasciano il posto a nuove palazzine e parcheggi. L'amarezza dei residenti
di Marta Belotti
«Come tutte le cose che appartengono alla nostra infanzia, farebbe piacere rimanessero per sempre, così anche l’oratorio della zona Serena sarebbe stato bello fosse rimasto in vita, ma ormai i preti sono sempre meno e così anche la gente. Resta un po’ di tristezza, ma anche la consapevolezza che le cose cambiano».
È questa la constatazione di Matteo Clapis, seriatese che, come tanti, è rimasto amareggiato alla notizia della demolizione dell’oratorio di via Buonarroti. Al suo posto, sorgerà un’area residenziale con 28 appartamenti, di nome “David”.
Si aggiungono opere di completamento e utilità pubblica, come il rifacimento dei marciapiedi e la costruzione di un grande parcheggio da quaranta posti auto, due postazioni per disabili, due stalli per bici o moto e una rastrelliera.
Altri seriatesi alla tristezza hanno aggiunto anche la rabbia, come provano le chiacchiere di paese, ma soprattutto i post e i commenti su Facebook. Le critiche emerse sui social si concentrano soprattutto su una questione: l’abbattimento di 48 alberi previsto all’interno del progetto che hanno scatenato la mobilitazione di Sinistra per un’altra Seriate, il gruppo di opposizione guidato da Marco Sironi, e Seriate Ambiente, gruppo di Massimo Basciano. La zona infatti, oltre all’oratorio, grande e imponente edificio, è caratterizzata anche da spazi verdi.
«Era un vero e proprio punto di riferimento per la comunità, dove oltre alle attività pastorali, venivano organizzati anche momenti di comunità con le famiglie - riprende Clapis, ricostruendo la storia del luogo dalle origini -. Tutto è nato dal fatto che (...)