- Registrazione tribunale Bergamo n.7/2018
- ROC 15381
- Direttore responsabile Andrea Rossetti
- Gestione editoriale Media(iN) Srl
Contatti
- Email redazione@primabergamo.it
- Telefono 035235110
Pubblicità
-
Concessionaria
Publi(iN) Srl
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 Media(iN) Srl
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Buongiorno, vorrei fare una precisazione a nome della Commissione Culturale della Biblioteca Tiraboschi: la biblioteca dispone di una presa per ogni posto per lo studio. I tavoli senza prese sono riservati alla consultazione delle opere in sala. Scelta questa di chi ha progettato gli impianti anni fa. Il personale, comunque, è sempre molto disponibile e competente, pronto a fornire aiuto di ogni tipo. Gli studenti sono comunque molti. Le biblioteche comunali fanno il possibile per supportare e sostenere bisogni che andrebbero considerati diversamente. Ricordiamo che la Biblioteca Tiraboschi è una biblioteca di pubblica lettura, con ruoli che vanno al di là del fornire tavoli dove studiare. La Tiraboschi è sede che dispone di servizi differenziati per le molteplici tipologie di utenti, oltre a servizi tecnologicamente avanzati come postazioni internet, postazioni per la consultazione di edicola online, più di cento testate di quotidiani e periodici, sezioni dedicate a bambini, ragazzi e alle loro famiglie. Rammarica leggere queste lamentele per la Tiraboschi e ci auguriamo che la studentessa possa rivalutare i molteplici pregi della biblioteca.
Sottoscrivo ogni parola! Sono una studentessa lavoratrice e abito a 30 km dalla sede di via Pignolo. Impiego 3 ore giornaliere fra andata e ritorno per seguire le lezioni, pago la retta come tutti, acquisto i libri, quando non ho cibo con me lo compro alla mensa. Nessuno mi regala niente e nemmeno lo pretendo. Il minimo però che mi aspetto dall'università è, quantomeno, un ambiente sereno in cui poter prendere appunti e studiare con un numero adeguato di prese elettriche. In casa mia, ad esempio, non è sempre possibile dedicarsi ad attività che richiedono silenzio ed uno spazio proprio, per diversi motivi; quante altre persone si trovano nella mia stessa situazione? Possiamo solo augurarci che la faccenda venga presa in considerazione al più presto e che si adottino soluzioni consone. 🤞🏻
Finalmente un giornale che si occupa della questione. E se volete proseguire l'inchiesta occupatevi anche dei trasporti tra Bergamo e Dalmine, visto che le facoltà di ingegneria sono così distanti e poco servite.
Hanno, voce del verbo avere, con l 'h davanti. Studiate, studiate....
Una notizia sorprendente per Francesco Giuseppe: le università sono posti in cui si studia, è come se avesse detto ad un lavoratore di andare a lavorare a casa sua. Dovrebbe collegare il cervello prima di scrivere
Gli unici che si possono lamentare di non trovare posto sono i guidatori di suv, di certo non gli studenti!
Francesco andare all'università ti farebbe bene
A Giovanna: visto come scrive (...la voglia c'è l'anno...), consiglierei anche a Lei un ripassino di sintassi italiana.
Appoggio al 101% la questione sollevata dalla studentessa, che peraltro si è fatta magari anche involontariamente PORTAVOCE di tanti altri "senza voce" e si è ADOPERATA,in prima persona,a sperimentare senza avarizia di tentativi e voglia concreta,atta a documentare di persona,quanto sia pietoso e serio che nessuno si adoperi almeno a CONSIDERARLO un problema....e che la mancanza di strutture adeguate venga anche deriso da stolti individui!!! Il tempo dedicato allo studio è il massimo dei valori di una generazione,di uno stato che possa chiamarsi TALE,necessario ed insostituibile per guardare al FUTURO. 👍👍👍👏👏👏COMPLIMENTI A CHI HA TRATTATO LA QUESTIONE.
Che disdetta, poverina. Non trova il posto per studiare e attaccare la presa del pc, gratis ovviamente. Che pena mi fa. Studi a casa sua, non cerchi scuse ridicole. Non è il posto dove studiare, è la voglia, come diceva la volpe all'uva! Veramente ridicola questa lamentela.
Mi sembra che la studentessa che ha fatto presente queste criticità abbia proprio ragione! Ci lamentiamo quando i figli non hanno voglia di studiare.... ma quelli che la voglia c'è l'anno non sono supportati dalle istituzioni....