I dati

Lupi e orsi, la bergamasca al 5° posto in Lombardia per danni dal 2018 al 2023

La Regione, nel prossimo incontro con il ministro dell'Ambiente, chiederà il declassamento della protezione del lupo

Lupi e orsi, la bergamasca al 5° posto in Lombardia per danni dal 2018 al 2023
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Di recente, la Commissione tutela territori di Regione ha espresso preoccupazione per la presenza di lupi e orsi, con 74 attacchi con danni registrati dal 2018 al 2023 e un totale di indennizzi per oltre centomila euro. Com'è però la situazione in Bergamasca? Ebbene, se si vanno a vedere i dati del Pirellone, ci troviamo al quinto posto per l'ammontare di risarcimenti nel periodo considerato, con 12.565 euro. A riportare i dettagli sono i colleghi di PrimaLecco.

I danni nelle varie province

Nello specifico, nel 2018 abbiamo riportato tremila euro di danni. Più tranquillo il 2019, invece, con nemmeno un euro, ma nel 2020 se ne sono spesi 1.790 di risarcimenti. Nel 2021 più contenuta la spesa, con solo 250 euro, mentre nel 2022 ne abbiamo spesi 2.550 (con 1.300 euro di danni provocati da orsi). Nel 2023, l'ultimo anno considerato, si è registrata la cifra più alta, pari a 4.975 euro.

Se si va poi a considerare il resto della classifica, al primo posto c'è Brescia con 102.171,50 euro, seguita da Sondrio (94.092 euro), Como (26.050 euro) e Varese (12.700 euro). Dopo di noi invece vengono Pavia (5.040 euro), Lecco (3.600 euro), Mantova (1.670 euro) e infine Cremona (400 euro).

La situazione in Lombardia

«Nel territorio lombardo non è solo la presenza dei lupi a destare preoccupazione, ma anche quella degli orsi - ha spiegato il consigliere regionale Giacomo Zamperini, coordinatore del gruppo di lavoro “Grandi carnivori” in seno alla Commissione -. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi hanno interessato gli apiari, ma talvolta si sono verificate predazioni ad animali, come, ad esempio, nel 2022 ai danni di due caprini, un bovino, due ovini nella provincia di Brescia, e di un asino e sei tordi nella Provincia di Bergamo».

Il prossimo 13 marzo, Zamperini incontrerà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin per chiedere che, nel Consiglio europeo “Ambiente” del 25 marzo, l’Italia esprima una posizione favorevole al declassamento dello status di protezione del lupo. «Tale passaggio - ha proseguito - sarà utile a riconsiderare la normativa nazionale (il “Piano lupo”) affinché sia demandata alle Regioni la facoltà di adottare piani di contenimento e gestione, al pari di quanto avviene per cervi, cinghiali e nutrie. I dati dimostrano che esiste il problema dei danni provocati da attacchi degli orsi, è necessario quindi che sia monitorata anche questa problematica».

Secondi i dati dell'Ersaf (Ente regionale servizi agricoltura e foreste), i lupi accertati nella nostra regione superano il centinaio, senza tenere conto di quelli in dispersione, cioè quelli che lasciano il branco e che sono capaci di percorrere, spostandosi da un territorio ad un altro, fino a mille chilometri. «Va enunciato un principio chiaro - ha concluso il consigliere - per il quale le attività rurali o quelle legate alla presenza dell’uomo non debbono essere messe in pericolo dall’espansione di questi grandi carnivori, anche a difesa degli altri animali da pascolo, domestici e d’affezione».

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