Lupi sul monte Alino a Parre: predate le pecore di Gabriele, allevatore di soli 16 anni
Gli attacchi sono avvenuti nelle notti tra sabato 15 e oggi (17 marzo). L’episodio segnala quanto siano urgenti misure di contrasto alla diffusione di selvatici

di Giambattista Gherardi
L’ennesimo episodio di una serie ormai infinita, che ripropone con forza le criticità legate alla presenza - di fatto incontrollata - di carnivori selvatici sulle nostre montagne.
Nelle notti fra sabato 15 e lunedì 17 marzo si sono verificati in Val Seriana due distinti episodi di predazioni ai danni di un allevamento ovino. A essere colpito è stato il recinto invernale di un giovanissimo allevatore, Gabriele, 16 anni, che custodisce gli animali sul Monte Alino in territorio di Parre, poco al di sotto della chiesetta di Sant’Antonio.
Gabriele segue alcune pecore da latte (ricevute in dono da Andrea Messa nell’ambito del progetto "Pan Prat") nei ritagli di tempo ricavati dall’impegno scolastico a Seriate quale stagista della scuola professionale agricola. L’allevatore ha avviato le segnalazioni del caso a carabinieri forestali e autorità, ma sull’origine delle predazioni paiono esserci pochi dubbi.
Domenica mattina la prima triste scoperta, con le carcasse di tre pecore sbranate dai lupi. Questa mattina un altro esemplare, una pecora delle Langhe da latte gravida in attesa di parto, è stato rinvenuto esanime.
L’episodio segnala, se ancora ve ne fosse la necessità, quanto siano urgenti misure di contrasto alla diffusione di selvatici (non solo lupi, ma anche orsi, cinghiali, cervi, ecc...), che rendono sempre più critiche le condizioni di lavoro di allevatori e agricoltori.
Attenti al lupo, attenti al lupo...