Il fenomeno

Mancano i medicinali: i farmacisti ne producono alcuni per conto proprio

I professionisti ricorrono a composti galenici per sopperire alla mancanza dei prodotti. Alcuni non arrivano più da un anno

Mancano i medicinali: i farmacisti ne producono alcuni per conto proprio
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In farmacia molti medicinali non si riescono più a trovare: si tratta di circa 3.200 prodotti, che arrivano in quantità limitata oppure al momento non sono nemmeno più disponibili.

Ciò a causa di diversi fattori: non c’entrano solo il loro uso intensivo durante la pandemia, oppure per il picco di influenza stagionale, bensì anche la carenza di materie prime e di imballaggio, necessarie per la realizzazione del farmaco o delle sue confezioni. A latitare sono soprattutto, in quest’ultimo caso, l’alluminio necessario per creare i blister di pillole, ma anche la plastica ed il vetro.

Per quanto riguarda le materie prime, la maggior parte vengono importate da India e Cina: tuttavia, entrambi i paesi asiatici, resisi conto che presto ci sarebbe stata una scarsa disponibilità, hanno fatto scorta e destinato il loro impiego per la produzione ed il mercato interno. Col risultato che il mondo occidentale e, nello specifico, Europa ed Italia sono rimaste senza questi elementi. Come spiegato dal presidente dell’Ordine dei farmacisti, Ernesto De Amici, al Corriere Bergamo, mancano già alcuni medicinali iniettabili, come quelli per curare l’osteoporosi e vari tipi di colliri.

Da recuperare, però, sono anche medicinali salvavita come il Depakin, necessario per curare l’epilessia, che sarebbe introvabile da un anno, sebbene qualche volta si riesca a trovarlo nella sua versione pediatrica. Non più reperibili anche quelli per attenuare disturbi d’ansia e placare attacchi di panico, così come alcuni broncodilatatori da aerosol. Manca all’appello anche il Nurofen, sciroppo contro la tosse per bambini ed il Brufen 600, quello in bustine, viene contingentato. Alcuni farmacisti, per andare incontro alla domanda, stanno realizzano loro stessi dei composti galenici che sopperiscano alla mancanza di sciroppi per bambini e medicinali per l’epilessia.

Nel frattempo il presidente di Federfarma Bergamo, Giovanni Petrosillo, ha reso noto che il Ministero della Salute si sta confrontando con loro e tutti gli altri soggetti coinvolti, dopo aver istituito anche un tavolo tecnico, per cercare di risolvere il problema.

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