Mancati rimborsi a Rota Imagna per i bimbi ucraini: interrogazione di Misiani al Ministero
Lo Stato ha pagato solo tre delle 13 mensilità che dovrebbe al piccolo Comune montano. Il senatore del Pd chiede spiegazioni
Il parlamentare bergamasco dem Antonio Misiani ha presentato oggi (venerdì 5 maggio) un'interrogazione al Senato rivolta al Ministero dell'Interno. Il tema è quello dei rimborsi al Comune di Rota Imagna, che ospita da tredici mesi i minori ucraini in fuga dalla guerra, ma che finora ha visto arrivare da Roma solo il corrispondente per tre mensilità: un fatto che ha messo in serie difficoltà la piccola comunità della valle.
L'accoglienza in paese e i ritardi nei rimborsi
Si tratta degli 83 bambini e ragazzi provenienti dall'orfanotrofio di Berndiansk, porto del Mar d'Azov, di età compresa tra gli 8 ed i 18 anni. Prima in realtà erano 115, ma sei di loro sono diventati maggiorenni e sono stati adottati, cinque sono stati rimpatriati ed altri ventuno sono stati accolti dai Comuni di Bedulita e Pontida.
Secondo la legge, alle Amministrazioni che accolgono i minori ucraini profughi sono riconosciuti fino a cento euro per ogni ragazzino, a titolo di rimborso per le spese sostenute per accoglierli ed aiutarli. Tuttavia, il problema è proprio che lo Stato ha pagato solo una minima parte di quanto doveva a Rota Imagna, che ha comunque deciso di prendersi cura dei suoi piccoli ospiti.
A rischio il progetto di inclusione
«Questo grave ritardo - ha fatto presente il senatore Misiani - compromette l’erogazione dei servizi essenziali per garantire accoglienza e assistenza adeguate, come è stato fatto fino a questo momento: i ragazzi di Rota sono infatti un caso unico in Italia, poiché solo lì c’è un gruppo così numeroso. Si tratta di un esempio ammirevole di inclusione in un borgo che, per quanto piccolo, li ha accolti “pienamente”, dalle scuole agli operatori ai volontari, che provano a rispondere alle loro esigenze, a cominciare dall’insegnamento dell’italiano, che alcuni di loro conoscono bene».
Le disposizioni mancate nel decreto milleproroghe
Secondo il parlamentare bergamasco, «quanto sta accadendo si pone in contrasto con le misure di assistenza per i minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina, introdotte nella scorsa legislatura e mantenute dal decreto milleproroghe». L’articolo 3 del decreto-legge, recante disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina, all’articolo 3 incrementa infatti di 47 milioni e 711 mila euro per quest'anno le risorse da destinare ai Comuni.
Misiani ha specificato che, come riportato nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento, «tali oneri sono funzionali ad assicurare il solo rimborso dei costi sostenuti per i minori provenienti dall’Ucraina, accolti nelle strutture autorizzate o accreditate, ovvero dati in affido familiare».
La richiesta, quindi, è che il Ministero competente corrisponda quanto dovuto al paese di Rota Imagna, come del resto disposto dalla normativa, garantendo così il sostegno ai minorenni profughi, che adesso è compromesso dai costi che il piccolo Comune non riesce più a sostenere da solo, come del resto non sarebbe obbligato a fare.