Martina Bagnoli, direttrice dell'Accademia Carrara, è pronta ad andarsene
Non un fulmine a ciel sereno, dato che le tensioni con il general manager Bonaldi erano note. Il Comune cerca di ricucire
La firma sulla lettera di dimissioni sembra essere stata posta e la comunicazione ufficiale non dovrebbe tardare troppo. Ma ormai la notizia è data per certa: Martina Bagnoli, direttrice dell'Accademia Carrara da febbraio dell'anno scorso, è sul punto di andarsene e non è ancora chiaro se le opere di mediazione in corso potranno sortire effetti miracolosi. Non è però un fulmine a ciel sereno per Bergamo.
Aria tesa
L'aria in accademia era pesante ormai da tempo, come percepito anche dalla minoranza, soprattutto dal consigliere Alessandro Carrara, che solo qualche giorno fa in un'interrogazione ha sottolineato il problema.
In particolare, la tensione fra il general manager Gianpietro Bonaldi e la nuova direttrice era ormai alta da tempo e risaputa. Quest'ultima aveva affidato i propri malumori nei confronti di Bonaldi, "promosso" a general manager nel 2023 dall'allora sindaco, nonché presidente della Fondazione Accademia Carrara, Giorgio Gori, anche in un articolo comparso sul quotidiano nazionale Domani dal titolo parlante: «Ai musei servono direttori e non manager culturali».
Martina Bagnoli, direttrice Accademia Carrara
Gianpietro Bonaldi, General manager Fondazione Accademia Carrara
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Sergio Gandi
La nota del comune
Come sottolinea L'Eco di Bergamo, che riporta la notizia, di ufficiale intanto c'è solo una nota del Comune nella quale si legge: «ll cda della Fondazione, in un clima di assoluta serenità, sta lavorando insieme alla sindaca e all'assessore alla Cultura per consentire a tutti di svolgere al meglio le proprie funzioni, a partire dalla direttrice e dal general manager, nell'interesse esclusivo dell'Accademia Carrara e della città. L'obiettivo è che le figure apicali della Fondazione si sentano nella condizione migliore per dare il proprio contributo, nell'ambito delle rispettive prerogative, alla programmazione culturale, scientifica e didattica dell'Accademia».
Il dado non è tratto
La sindaca Elena Carnevali, anche presidente della fondazione, e l'assessore alla Cultura Sergio Gandi starebbero quindi cercando di ricucire lo stappo e l'ultima parola non sarebbe ancora stata detta neanche dalla direttrice, che al Corriere Bergamo non avrebbe né confermato, né smentito le dimissioni con un lapidario «Quando avrò qualcosa da dire lo farò».