Medici, ancora problemi col sistema informatico regionale: «Blocco di ricette e certificati»
Registrati malfunzionamenti negli ultimi due giorni, Ordine e sindacati chiedono una piattaforma che funzioni, critiche dal Pd
Tra mercoledì e ieri (giovedì 16 maggio) ancora problemi con il Sistema informativo sociosanitario, la piattaforma che usano i medici di base in Lombardia per svolgere molte delle pratiche per i propri pazienti. Si è infatti riscontrato di nuovo il blocco delle ricette e dei certificati di malattia, così come tempi più lunghi per eseguire le operazioni.
Problemi con il sistema
A lamentarsi dei disagi provocati dal malfunzionamento del software il presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, Guido Marinoni, ma anche il segretario della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale, Ivan Carrara, e il suo omologo dello Snami, Marco Agazzi. L'invito al Pirellone è quello di fornire un sistema informatico efficiente, perché quello attuale sta esasperando i dottori, con problemi che negli ultimi due giorni sono stati anche abbastanza seri.
Se il Siss è bloccato, lo sono anche le ricette e si causano disagi anche ai pazienti, hanno spiegato, il tutto specificando che non è nemmeno la prima volta che accade un episodio del genere, perché si sono registrati altri casi in passato.
La protesta del Pd
A fare eco alle proteste dei medici c'è anche il consigliere regionale del Pd, Davide Casati, che ha ricordato come i dem abbiano depositato in più occasioni interrogazioni sull'argomento e chiesto alla Giunta e all'assessore Guido Bertolaso di intervenire, ma la situazione non è migliorata. A tal proposito, ha portato l'esempio di quando, non avendo gestito al meglio le vaccinazioni anti-Covid, Aria Spa si era vista togliere il servizio, quindi si è chiesto se non sia il caso di fare anche adesso una scelta simile.
Per quanto riguarda la nuova opzione delle ricette elettroniche per il Fascicolo sanitario online, dopo l'aggiornamento dello scorso primo maggio, pare non ci siano stati invece particolari problemi, almeno dal resoconto dei medici.