Montelungo cantiere infinito, nuova tegola dell'università sulla testa della città
Sembrava che l'accordo ci fosse e che i lavori potessero cominciare, invece l'Ateneo ha chiesto un nuovo ok sul prezzo al Demanio
di Angela Clerici
I lavori alla Montelungo anche per quest’anno ce li scordiamo. L’Università di Bergamo ha infatti ritenuto che l’ultimo accordo stabilito tra Comune, Regione, Cassa Depositi e Prestiti e la stessa Università debba venire nuovamente esaminato dall’Agenzia del Demanio per il “parere di congruità”. Insomma, una specie di “Ok, il prezzo è giusto”.
Soltanto che si tratta di un parere che richiede mesi di attesa, con il rischio di sfiorare l’anno. Il cantiere doveva partire a inizio 2023 (o a fine 2022), secondo gli intenti del Comune, invece, se ne parlerà nel 2024, ad andare bene. Insomma, un bel disastro per la città, che resta con le rovine della Montelungo in un luogo centrale, a far bella mostra di sé.
Quella delle ex caserme, contigue, Montelungo e Colleoni è una vicenda che si protrae da anni. L’ultimo atto è di un mese fa. L’Agenzia del Demanio aveva espresso un parere negativo sulla cifra pattuita per la Montelungo e la Colleoni vendute da Cassa depositi e prestiti (chiavi in mano) all’università di Bergamo. Secondo l’agenzia, il prezzo era eccessivo, esattamente per 2,6 milioni di euro.
È stata quindi convocata una nuova riunione degli enti coinvolti: si è deciso di conferire all’Università tre spazi in più per un valore valutato nei 2,6 milioni di euro, tre spazi di proprietà del Comune. In questo modo, si sarebbe rientrati nei parametri espressi dall’Agenzia del Demanio. Comune, Cassa Depositi e Prestiti e Regione erano d’accordo sulla soluzione e sembrava che anche l’università fosse in sintonia.
Poi martedì il colpo di scena (...).