Il caso

Multata per aver parcheggiato al Parking Fara salendo da Valverde: lo sfogo di una lettrice

Sanzione di 102,35 euro per essere passata in Ztl entrando in Città Alta da Porta San Lorenzo anziché da Porta Sant'Agostino

Multata per aver parcheggiato al Parking Fara salendo da Valverde: lo sfogo di una lettrice
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Multata per aver parcheggiato al Parking Fara, entrando da un accesso "sbagliato". È quanto accaduto domenica 26 maggio a una lettrice, che ha ricevuto una sanzione amministrativa di 102,35 euro per essere passata in Ztl entrando in Città Alta da Porta San Lorenzo anziché da Porta Sant'Agostino, prima di parcheggiare nel nuovo multipiano.

«Quella mattina - racconta la lettrice - siamo entrati con l'auto da via Maironi, da Porta Garibaldi (noi proveniamo da Ponteranica) per accedere al glorioso Parking Fara e usufruire della facoltà concessa ex novo di violare la sacralità della Ztl purché si parcheggi a pagamento in uno dei tre parcheggi “designati” dall’amministrazione di Bergamo».

Mistero svelato dalla polizia locale?

La donna e il marito sono quindi andati in Città Alta con l'auto «per la prima volta in vita mia: di solito saliamo a piedi o con l'autobus», lasciando la macchina al Parking Fara «felici di questo nuovo privilegio: se parcheggi dove ti dico io (Comune di Bergamo), puoi entrare nella Ztl senza prendere la multa». La multa, invece, è arrivata: 102,35 euro, ridotta a 77,45 euro se pagata entro tre giorni.

«Ho chiamato l'ufficio di polizia locale di Bergamo di via Coghetti - spiega la lettrice - che mi ha chiarito il mistero: si può entrare nella Ztl purché si parcheggi a pagamenti nei tre parcheggi "titolati", ma solo entrando da viale Vittorio Veneto, non da Valverde per intenderci, "come scritto chiaramente sul cartello". Quale cartello? Quello elettronico che recita l'incomprensibile "Ztl attiva" oppure "Ztl non attiva"? Ma noi ignoranti, a forza di leggere che la Ztl c'è però puoi entrare a certe condizioni, credevamo di avere capito tutto. Invece no».

La donna, nella sua segnalazione, ha spiegato di non voler fare ricorso, «perché la questione non è giuridica, è culturale e politica: in Italia la comunicazione di ciò che è consentito e ciò che è vietato non viene fatta in modo diretto. Venendo invece all’opportunità di consentire l’accesso automobilistico in Bergamo Alta senza limiti, ma a pagamento, non è chiaro quale sia l’obiettivo».

«Se è quello di ridurre il traffico, l’esito è paradossale: si è abolita la tregua, seppur parziale, al traffico con conseguente rumore e inquinamento per alcune ore e giorni alla settimana, purché si paghi - prosegue la lettera -. Si è portato avanti il progetto di un parcheggio in una zona di Bergamo Alta che ne era priva, il Parking Fara, ma si penalizza l’utilizzo dello stesso impedendo inspiegabilmente l’accesso rapido e facile da via Valverde-Porta Garibaldi, costringendo chi proviene dalle zone a nord e ad est della città a fare un lungo giro, intasare il centro città bassa e viale Vittorio Emanuele».

«Chi ce lo fa fare di tornare al Parking Fara?»

«A me pare che tutta l’operazione annunciata e poi proclamata con le fanfare dalla passata amministrazione sia un modo per eludere la vera questione che andava e andrebbe affrontata di petto: creare accessi a Bergamo Alta, sotto forma di funicolari o ascensori, o scale mobili, alternativi ai mezzi motorizzati e che consentano però di parcheggiare alla base delle mura stesse, come si è fatto in città non meno delicate e preziose dal punta di vista storico e architettonico: Perugia e Urbino, per citarne due».

«Per concludere, ovviamente pagheremo la sanzione, probabilmente non saliremo più con l’auto in Città Alta, meno che mai andremo al Parking Fara (chi ce lo fa fare?) e tanti auguri».

Commenti
Francesco Giuseppe

Mai più in città alta o nel centro della bassa|!! Solo truffe legalizzate.

Andri

I soliti grassatori del Comune

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