Multato per la Ztl in Città Alta, ma le telecamere erano accese per sbaglio: niente rimborso

Gli hanno notificato la violazione della Ztl in Città Alta, per cui come riteneva giusto fare ha pagato la multa: tuttavia, ha poi scoperto che in realtà le telecamere non dovevano essere accese e si trattava di un errore. I soldi, però, non gli verranno restituiti.

Strade chiuse per la gara

Una situazione che avrebbe contrariato diverse persone quella capitata a un cittadino che, lo scorso 4 febbraio, si era recato in centro a Bergamo con l'auto, per fare una camminata nella zona storica della città. «Quel giorno c'era la gara podistica alle 9 e alle 8.30 ho parcheggiato in zona piscine Italcementi, trovando la strada libera e non transennata - ha raccontato l'uomo -. Al mio rientro all'auto, alle 10.30, mi dovevo recare a casa a Treviolo, ma mi son trovato tutte le strade chiuse, tranne quella della galleria dove c'è il rondò di via Vittorio Emanuele».

Deviazione in Città Alta (e multa)

Nel tentativo di capire come fare per poter uscire dalla città e tornare nel proprio comune, ha chiesto indicazioni a un agente di Polizia locale: «Ho trovato il vigile, che mi ha detto che l'unico modo era quello di salire in Città Alta e scendere a Valtesse - ha continuato il treviolese -. Così ho fatto e, l'altro ieri (martedì 12 marzo), mi è arrivata la multa che ho prontamente pagato di 77,50 euro».

Ecco però che, nel dubbio, il signore ha poi chiamato l'Ufficio illeciti della Polizia locale di Bergamo: «Mi ha confermato che quel giorno Atb avrebbe dovuto spegnere le telecamere, ma... non mi possono rimborsare una multa già pagata. Scandaloso, anche perché in molti abbiamo percorso quella strada indicata dal vigile».

Va precisato però che, in realtà, la gestione delle telecamere è di competenza della Polizia locale. Atb, al massimo, può accendere e spegnere i pannelli Ztl.