Niente banca a Colere, la questione è complessa: «Da Poste Italiane risposte criptiche»
Dopo la chiusura di Bper, la Tesoreria era stata affidata a Poste. Ma la Popolare di Sondrio s'è fatta avanti e ha cambiato le carte in tavola
Colere è ancora senza una banca (e bancomat), fino a data da destinarsi. Nonostante la chiusura della petizione avviata dai cittadini, che ha raccolto 434 firme dai residenti in paese, resta in fase di stallo (ed estremamente complessa) la questione che vede da un lato Comune, dall'altro Bper Banca, Poste Italiane e Banca Popolare di Sondrio.
Per capire la situazione è necessario fare un passo indietro, fino a ottobre 2022, quando Bper Banca (che era subentrata a Ubi Banca) ha deciso di chiudere lo sportello di Colere, proprio come sta avvenendo in questi mesi in altri paesi della bergamasca. I disagi si sono fatti chiaramente sentire e i residenti hanno istituito un Comitato per chiedere di modificare l'affidamento della Tesoreria comunale, che era stato infine assegnato a Poste Italiane.
In quel frangente, tuttavia, la Banca Popolare di Sondrio si è fatta avanti. Apriremo un nuovo sportello - hanno spiegato - ma a una condizione: l'affidamento del servizio di Tesoreria. Così il Comune di Colere si è trovato in mezzo a due fronti: da un lato Poste Italiane, con cui aveva appena sottoscritto il contratto, dall'altra Banca Popolare di Sondrio, disposta a ripristinare l'essenziale servizio in paese.
Risposte «criptiche» da Poste Italiane
A oggi la situazione appare piuttosto complessa. Come ha spiegato il sindaco Gabriele Bettineschi a L'Eco di Bergamo, Poste Italiane non ha ancora fornito risposte chiare in seguito all'interlocuzione avviata dal Comune (per evitare problematiche legali in merito al contratto appena stipulato) e quindi le possibilità di procedere restano ferme. La questione rimarrebbe, in ogni caso, complessa per via (anche) di alcune vicende "burocratiche".
Con Poste Italiane (che è una società partecipata da Cassa depositi e prestiti) l'affidamento al servizio Tesoreria è infatti diretto, mentre con la Banca di Sondrio sarebbe necessario istituire una vera e propria gara d'appalto: passaggi che, per un'amministrazione comunale, sono sempre complicati. La questione resta aperta.