Che traffico fa

No, il nodo di Pontesecco non è ancora stato sciolto e non è il caso di cantar vittoria

Le nuove rotatorie non hanno alleggerito la situazione. Nel 2018 servivano 7 minuti per fare 3 Km. Oggi ne occorrono almeno 19

No, il nodo di Pontesecco non è ancora stato sciolto e non è il caso di cantar vittoria
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di Paolo Aresi

Era un insuccesso annunciato e così è stato. I cantieri nelle zone strategiche della città stanno creando disagi forti alla circolazione e quindi code, ritardi, arrabbiature e via dicendo.

Ancora ieri mattina e ieri pomeriggio al doppio rondò di Valtesse le code erano più lunghe del “prima”, di quando le rotatorie non c’erano: ieri mattina alle 7.31 da Almè alla rotatoria di Valtesse ci volevano 27 minuti; ieri pomeriggio alle 18 da via Verdi in città alla rotatoria di Valtesse ci si impiegavano 16 minuti lungo la via Ruggeri da Stabello (4 chilometri, velocità media 14 km all’ora), prendendo la circonvallazione si saliva a 22 minuti (6,4 chilometri, velocità media 18 km all’ora).

Le code generano rabbia, nervi a fior di pelle. Ma conviene rassegnarsi, nel breve periodo le cose andranno così, sarà un autunno di sofferenza per chi deve andare in automobile.

Si soffre per il grande cantiere dell’autostrada, ma è un sacrificio che i bergamaschi hanno accettato: il vecchio svincolo, nato nel 1990, era da rifare, creava situazioni troppo pericolose. Ma a quello si sono aggiunti tutti gli altri e gli ultimi sono quelli dell’incrocio tra via Autostrada e via Carnovali per la realizzazione della nuova rotatoria; quello di via Mazzini, dove la strada è diventata a senso unico da Loreto verso il centro per la posa del nuovo elettrodotto.

Poi c’è il cantiere di Valtesse e Pontesecco per la costruzione della doppia rotatoria di cui tanto si è parlato, opera che ha suscitato una diatriba tra chi la ritiene inutile - anzi, dannosa - e chi invece ha pensato che potesse risolvere in buona parte il problema del nodo viabilistico, in uscita e in entrata in direzione Bergamo e in direzione Val Brembana: è il famoso settanta per cento in meno nei tempi di percorrenza che auspicava l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla.

Il nodo... del nodo

La doppia rotatoria è stata aperta martedì, primo giorno di scuola, con esiti davvero preoccupanti sebbene il secondo giorno, mercoledì, sia andato un po’ meglio (...)

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Commenti
Pietro

Penso che ogni progetto ha bisogno di esser finito prima di trarre conclusioni e verificarne la piena funzionalità, ma le capre non sanno cosa fare.. Bisogna per forza scrivere a favore o contro le amministrazioni. È più importante sottolineare che sono incompetenti o ottimi progettisti. Lasciate che il progetto sia finito, che venga riasfaltato, che le segnaletiche siano chiare e che gli automobilisti imparino a gestirle. Poi rifare i controlli e si potrà dire se funzionano o no.

Diego Vozzi

Le rotonde di Pontesecco sono stato un fallimento, tra l'altro annunciato. Il comune continua a diffondere dati (falsi) sui flussi di traffico che sarebbero migliorati. Certo, lo sono rispetto a martedì 12 settembre, ma sono ulteriormente peggiorati rispetto alla creazione delle due inutilità rotonde. Un grande flop delle amministrazioni di Bergamo e Ponteranica!

Marcello

Il cantiere dello svincolo dell'autostrada non lo abbiamo affatto accettato, lo abbiamo subito con rassegnazione. Io ci passo ogni giorno per andare al lavoro, e ho sperimentato come le "potenziali alternative" sono decisamente peggio che farsi quella coda. Adesso che andiamo verso il freddo le cose potranno solo peggiorare, e, si è visto mercoledì 13, basta un piccolissimo incidente e ci metti mezz'ora dal Rondò delle Valli al superamento dell'infernale cantiere. E personalmente non credo che, una volta finita l'opera, la situazione delle code in circonvallazione sarà molto diversa da come era prima che iniziasse il cantiere.

Francesco Giuseppe

Ottimo articolo Sig. Aresi, la penso come lei e l'ho scritto diverse volte neri commenti e in lettere inviate alla vostra redazione. Probabilmente si andava più veloci con la vecchia strada Priulka di cui al suo bel libro.

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