Ribellarsi è giusto

Non si può? Ok, ma noi neolaureate a Bergamo festeggiamo lo stesso...

Dopo i diktat dell'Università, l'iniziativa spontanea: «Cosa ce ne facciamo della proclamazione a ottobre se siamo diventati dottori adesso?»

Non si può? Ok, ma noi neolaureate a Bergamo festeggiamo lo stesso...
Pubblicato:

di Marta Belotti

Sono saliti in Sant’Agostino, con i vestiti scelti per quel giorno speciale, le tesi rilegate sottobraccio, i fiori in mano. E si sono proclamati a vicenda. Hanno poi indossato con orgoglio le proprie corone d’alloro, circondati dall’affetto di parenti e amici.

È in questo modo che una decina di neolaureati triennali hanno deciso di farsi giustizia da soli contro la decisione dell’Università di Bergamo di sospendere le proclamazioni delle lauree triennali. Un provvedimento così stringente non era stato messo in atto neanche durante il periodo Covid, quando le proclamazioni avvenivano collettivamente e a distanza, ma almeno venivano fatte.

La scelta di sospenderle definitivamente era stata presa a inizio maggio dal Senato accademico, che però, a inizio luglio, e probabilmente proprio a causa delle pressioni esercitate dai tanti studenti contrari, ha deciso di fare un passo indietro.

È stato così annunciando il ripristino delle proclamazioni, anche se in una forma collettiva, simile al Graduation Day già sperimentato per le magistrali. La prima di queste cerimonie sarà a ottobre. Pertanto, chi  si è laureato nella sessione estiva, ovvero nelle prime settimane di luglio, ha ricevuto una semplice e asettica mail che comunicava il voto. Nient’altro. Si è aggiunta poi la possibilità di essere proclamati, ma non prima di ottobre, dato quando entrerà in vigore la nuova formula collettiva.

Chi si è laureato a luglio ha percepito questa novità come un ulteriore affronto, «un’ingiustizia», la definisce una neolaureata, perché «o tutti o nessuno. E non ci venga detto che l’Università ci è venuta incontro. Proclamazioni a ottobre? No grazie, non ci servono più, è troppo tardi».

La vicenda è confermata dal racconto di un’altra neolaureata: «Con tanta fatica, mi sono laureata a luglio, nella prima sessione disponibile. Ho ricevuto il voto tramite la segreteria via email: è stato tristissimo. Per questo, insieme ad alcune compagne venerdì scorso (il 19 luglio, ndr) abbiamo organizzato la nostra proclamazione nel chiostro di Sant’Agostino. Ci siamo annunciate il voto e scambiate le frasi di rito a vicenda. Resta però vergognoso e triste che, dopo tutti i sacrifici e gli sforzi che abbiamo fatto, il rettore non si sia neanche presentato a stringerci la mano. Abbiamo saputo che è in montagna e questo ci irrita non poco» (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 1 agosto, o in edizione digitale QUI

Commenti
Alessandro

Il commento sul Rettore che non va a stringere la mano dice tutto sul fatto che questi ragazzi hanno ancora molta strada da fare per maturare e si credono un po' al centro del mondo. Gli sforzi e i sacrifici li fate per voi stessi, non per il Rettore! Se l'università ha dovuto prendere una decisione così drastica è perché alcuni vostri amici o forse voi stessi avete scambiato il giorno della vostra Laurea come la festa di capodanno, mostrando plasticamente la vostra immaturità. Crescete bene, che ripassiamo (a stringervi la mano).

Marcello

Se il rettore ha preso una decisione così drastica (anche se di breve durata) evidentemente i "festeggiamenti con eccessi" erano diventati esagerati. I neo-laureati ringrazino perciò chi si è laureato prima di loro e riservino il loro spirito ribelle per cose più importanti. Sempre ricordandosi che chi sporca in giro deve poi ripulire o almeno pagare chi lo fa per loro. Quando mi laureai io, a Milano, certe fesserie per strada non le faceva nessuno, forse perché non c'erano "soccial" su cui caricare le proprie gesta! ..

Maria Teresa Solivani

Mi stupisce che dei neolaureati,quindi delle persone con una certa cultura,si presume, se ne sbattano dei divieti e facciano ciò che gli pare....chiaramente si tratta di ragazzetti viziati,con il sedere nel burro abituati a battere i piedi e ad ottenere ciò che vogliono ! Complimenti ai genitori.....proprio un comportamento civile!!

Loredana L

Non ci si ricorda che un po' di tempo fa sono dovuto intervenire i reparti speciali per una bomba carta lanciata per festeggiare il neo laureato ? Il fumogeno lanciato all'interno dell'università che poi è entrato nell'impianto di areazione ? La sporcizia lasciata sulle mure venete dopo i festeggiamenti ? Quanti anni è che i neolaureati firmano una dichiarazione Che si impegnano a non fare disastri ?!

Seguici sui nostri canali