Problema serio

Nonostante i rincari il trasporto pubblico bergamasco è in bolletta (e rischia grosso)

A settembre scattano gli aumenti per l'inflazione, ma i conti non tornano. Il ministero in ritardo con i finanziamenti dovuti

Nonostante i rincari il trasporto pubblico bergamasco è in bolletta (e rischia grosso)
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di Wainer Preda

Altro che Meridione arretrato: sono avanti anni luce in Campania. Per gli studenti di laggiù, il trasporto pubblico casa-scuola è gratuito. Garantito dalla Regione, fin dal 2016. Anche quest’anno gli abbonamenti saranno gratis. Basta iscriversi all’apposita piattaforma, sul sito “Unicocampania”. Oltre 130 mila ogni anno, le richieste presentate.

Ottocento chilometri più a Nord, nell’evoluta e ricchissima Lombardia, invece, si paga e parecchio. Il trasporto pubblico locale, nella fattispecie quello su gomma, è in cronica difficoltà. E così dal 1 settembre prossimo il biglietto singolo degli autobus interurbani costerà 1,80 euro (era 1,50 euro). Mentre quello da una zona nell’area urbana sale da 1,50 a 1,70.

I rincari in Bergamasca

Sui bus extraurbani i carnet settimanali fanno un balzo di oltre il 30 per cento. Ogni sette chilometri, come noto, si cambia zona e dunque la tariffa si alza. Si va da un minimo di 13,50 euro a un massimo di 54. E lo stesso vale per i mensili. Si pagheranno da 37,50 a 149 euro, una tombola. Restano fermi invece gli abbonamenti studenti. Ma su cifre da brividi: l’annuale costa, a seconda della zona, da 261 a 1.050 euro. E chi ha la sfortuna di vivere nelle valli, deve metter in conto di spendere quasi uno stipendio l’anno solo per spostarsi.

Adeguamento obbligato dall’inflazione, dicono dall’Agenzia del trasporto pubblico locale, che tre settimane fa ha avuto il via libera ai rincari dalla Regione. «L’obiettivo condiviso con Provincia e Comune di Bergamo è stato quello di salvaguardare il più possibile gli utenti che già utilizzano il trasporto pubblico - ha detto la presidente dell’Agenzia Angela Ceresoli -. Siamo riusciti a non aumentare gli abbonamenti annuali per gli studenti, e ad applicare minimi adeguamenti agli altri».

Sarà, ma come sempre paga Pantalone. E solo per andare a lavorare col bus ora si rischia il salasso. Molto spesso il servizio, poi, è quello che è. Secondo uno studio di Legambiente, in Lombardia tre famiglie su dieci risiedono in zone mal collegate. I disservizi sono all’ordine del giorno. Chiedere, per conferma, agli utenti (...)

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