Non c'è più rispetto

Nuova "bretella" di via Serassi, la protesta: pare che il traffico entri nel cimitero di Bergamo

La nuova strada e la ciclabile lambiscono il muro perimetrale del monumentale. La distanza minima di 150 metri ridotta a 50, ma in tratto sembrano molti meno

Nuova "bretella" di via Serassi, la protesta: pare che il traffico entri nel cimitero di Bergamo
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di Angela Clerici

No, non è una bella cosa per le persone che vanno a dire una preghiera o a portare dei fiori sulle tombe dei propri cari. Ci troviamo nel lato nord del cimitero, dove ci sono gruppi di colombari: la nuova strada che si stacca da via Serassi, la via Paolo Borsellino, corre a pochi metri dal muro esterno della costruzione che ospita le spoglie dei defunti.

I rumori invadono il camposanto. Anche perché i muri non sono continui, ma presentano delle larghe aperture che consentono l’areazione degli spazi, aperture protette soltanto da inferriate: possono fermare eventuali intrusi, non bloccano certamente il rumore.

E i suoni sono forti e invadenti, ci sono autocarri, automobili, motociclette, rombi che scuotono il silenzio, che rompono la pace di questo luogo. A volte in maniera eccessiva come succede quando transitano delle motociclette in accelerazione, non debitamente silenziate.

Ci sono diverse persone anziane in questa mattina di ottobre nel lato che sta a nord del cimitero, qualcuno sosta in preghiera, qualcun altro cammina in silenzio.

La vignetta di Luca Nosari

Dice Mario Locatelli, 75 anni, che vive in città: «Vengo al cimitero due volte la settimana perché qui riposa mia moglie. I morti non sentono i rumori e a loro il passaggio di automobili e camion non dà fastidio. Però per noi che cerchiamo un momento di raccoglimento, che vogliamo concentrarci in preghiera, che vogliamo anche soltanto ricordare quello che è stato, non è una bella sensazione».

«È come se il mondo ti entrasse nel cimitero, come se il traffico non rispettasse neanche la morte. Ormai tutto è traffico, un traffico continuo, un andirivieni senza respiro, un pensare soltanto ai soldi (...)

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Commenti
Valter

Parlando di alberi a Bergamo cito il caso dell'albero tagliato sul Sentierone fronte al teatro Donizzetti e al Balzer. A tagliare siamo bravissimi. Ora cosa fara' la nostra assessora al verde? Come sempre, NULLA ???

Massimiliano

E costruire dei muri fonoassorbenti?

Francesco Giuseppe

E se dovessero ampliare il cimitero?

Francesco Giuseppe

Verissimo, l'ho notato anch'io, in barba alle aree di rispetto cimiteriali. Hanno pou triplicato il traffico e il rumore su questa nuova strada, costringendo tutti o veicoli a uscire da lì verso il rondò, vietando di uscire da via Bianzana, con una genialata, percui ancora peggio.

Marcello

Penso che potrebbero piantare degli alberi (belli folti) fra il muro del cimitero e la strada. Gli alberi se non altro fanno ombra e producono ossigeno. Però necessitano di manutenzione e quindi sono un costo. Niente alberelli stitici che sembrano scopini e non crescono mai, per favore!

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