Nuovo inceneritore alla Montello, i comitati protestano: «Altro che green...»
In un’intervista a L’Eco, Roberto Sancinelli, numero uno dell’azienda, ha esposto i “vantaggi” dell’opera. Ma i cittadini sono fortemente contrari
di Marta Belotti
Continuano gli odori sgradevoli intorno al monte Tomenone, come testimoniato dai cittadini che abitano in questa zona divisa tra i paesi di Bagnatica, Brusaporto, Montello, Costa di Mezzate, San Paolo d’Argon e Albano Sant’Alessandro. Eppure, la Montello Spa, individuata da uno studio di Arpa come responsabile di questa olezza, è pronta ad ampliarsi con la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore che - come prevedibile - preoccupa molto i cittadini.
Le parole di Sancinelli
In un’intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo e pubblicata sul numero del 17 febbraio, Roberto Sancinelli, presidente del gruppo Montello Spa, ha cercato di spiegare la necessità e gli effetti positivi del termovalorizzatore che l’azienda intende realizzare nei prossimi mesi, un impianto con potenza termica massima di 154 Mw. Lo ha fatto portando delle argomentazioni che però non sono piaciute al gruppo di cittadini della “Rete aria pulita Tomenone”.
Innanzitutto, parlando dei lavori di miglioramento degli impianti che si sono conclusi a metà gennaio che dovrebbero aver migliorato la qualità dell’aria ed eliminato il tanfo, la Montello parla di «meno odori (e tutti sotto controllo)».
Affermazione che per i cittadini è una mezza vittoria: «L’azienda quindi, dopo aver ripetutamente criticato le conclusioni dello studio “Molestie olfattive” di Arpa Lombardia che certificano la responsabilità di Montello Spa come fonte degli odori e il loro livello di intollerabilità, finalmente ammette di esserne la causa e che la situazione è fuori controllo».
Più sostenibilità?
Accantonata la questione degli odori che ha imperversato in questi due anni, Sancinelli (...)
Certo che Francesco Giuseppe lei sa veramente tutto a prescindere
A bergamo c'è un inceneritore, uno a Dalmine e l'aeroporto, quindi... Preferisce bruciare la plastica per strada o nei campi rom, come fanno altri che invece non inquinano? Certo, sarebbe ora che le regioni rosse Campania e Lazio, oltre ad altre, costruissero inceneritori per non portarci i rifiuti. Chiederei energia gratis, visto che grazie ai rifiuti bruciati produrranno energia.
Francesco Giuseppe, quindi lo costruiamo dietro casa sua? Lo sa che in Lombardia abbiamo 13 inceneritori e che importiamo immondizia da tutta Italia? Siamo più che autonomi allo smaltimento dei nostri rifiuti. È vero che i rifiuti vanno raccolti, trattati e smaltiti. Però bisogna farlo in luoghi idonei e nei modi corretti. Inoltre qui si parla di un inceneritore per rifiuti speciali e plastica.
A chi è contrario all'inceneritore, non raccoglierei più l'immondizia che produce, poi vediamo. Come i napoletani e i romani.