Lo sfogo

«Offro 3.500 euro al mese ma non trovo giovani adatti a ricoprire i ruoli»

L'amministratore di Albogroup (Lallio) alla ricerca di due operai e un manutentore (tra i 25 e i 30 anni) che abbiano le competenze adatte

«Offro 3.500 euro al mese ma non trovo giovani adatti a ricoprire i ruoli»
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«Un cinquantenne è più affidabile dei ragazzi di oggi». A parlare è Danilo Bonassoli, amministratore unico di Albogroup con sede a Lallio alla ricerca di personale, che a Corriere Bergamo ha affidato il proprio sfogo: negli ultimi mesi non avrebbe trovato nessun giovane adatto a ricoprire i ruoli richiesti.

«Ci mandano solo stranieri, nessun italiano»

Bonassoli, si legge sul quotidiano, è alla ricerca di tre dipendenti, tra i venticinque e i trent'anni che possano lavorare su due turni: due operai e un manutentore. Per i primi lo stipendio base è di 1.600 euro, per il secondo si potrebbe arrivare a 3.500 euro. Eppure, dei sessanta candidati inviati dalle agenzie per il lavoro, «uno peggio dell'altro», nessuno è risultato adatto.

«Ci mandano solo stranieri senza competenze», ha lamentato l'amministratore. L'esigenza di piazzare nuovi dipendenti, in aggiunta ai quindici già assunti, nasce dall'attivazione di due nuove linee di produzione da due milioni di euro circa, l'ultima delle quali partirà il mese prossimo, a febbraio.

Nel suo sfogo, parlando dei giovani, Bonassoli non si è risparmiato: «Nessun italiano si è presentato - ha detto - e non mi stupisce, i giovani in questa fascia d'età lavorano per qualche mese poi stanno a casa con la Naspi e lo stipendio all'80 per cento finché, terminata la disoccupazione, non trovano un altro che li assume e vanno avanti così magari vivendo a carico dei genitori fino a quarant'anni».

«Se poi sanno che potrebbero lavorare il sabato - ha rincarato l'amministratore - non accetterebbero mai». Bonassoli ha affermato di preferire «la vecchia guardia», i cinquantenni che avrebbero, a detta sua, «più voglia di lavorare» ma che «giustamente» a quell'età preferiscono pensare alla pensione.

La storia dell'azienda e l'innovativa linea solida

Albogroup è nata ufficialmente nel 2021 raccogliendo la linea produttiva di Cosmhotel, fondata nel 1977 a Villa d'Almè dedita alla produzione di saponette monouso per alberghi di tutta Europa, integrandola al reparto di confezionamento Albopack. La sede si è trasferita a Lallio e ha espanso il proprio commercio verso altre categorie, tra cui retail e grande distribuzione.

Ora l'azienda conta quindici dipendenti e nel 2024 ha fatturato otto milioni di euro. Tra i suoi ultimi prodotti c'è l'innovativa linea Solid.o Original, ovvero prodotti per l'igiene personale solidi. «Ma che senso ha per noi investire se non troviamo nessuno disposto a sacrificarsi e a imparare un mestiere?», conclude Bonassoli.

Commenti
Spartaco

Il consueto "sfogo" del padrone che fa un bello spottone per la sua azienda dicendo di non trovare personale adatto. Una scemenza dietro l'altra

Anna

Sono completamente d'accordo con i commenti. Che esiste uno sfruttamento. Gli imprenditori hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi. Non sono in grado tenere dipendenti BRAVI, non hanno più rispetto. Anche io ho lavorato otto anni in un'azienda, con contratto PRECARIO. Ma quando avevo chiesto dopo tanti anni di lavoro un contratto fisso, mi hanno lasciato a casa. È UNA VERGOGNA!

Giuseppe Distilo

Lavoro come attrezzista specializzato in attrezzature e messa a punto di macchine automatiche e robotizzate da oltre 26 anni . Sono pronto a rimettermi in gioco per nuove sfide e nuovi obbiettivi.

Bruno

Io sarei interessato all ' offerta non ho più 35 anni ma 50 ...un c.v di tutto rispetto e tanta voglia di mettermi in gioco...

Marilena Grec

Io verrei lavoravo in fiera e o voglia

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