Papà, parenti e assistenti potranno stare quanto vogliono con neomamme, minori e malati terminali
La Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia ha inviato il 1° febbraio un protocollo che sarà al più presto recepito dagli ospedali
Papà, parenti e assistenti in generale potranno passare tutto il tempo di cui c’è bisogno nelle stanze d’ospedale, nei casi in cui i pazienti ricoverati siano neomamme, minorenni o malati terminali. La Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia ha infatti inviato il 1° febbraio un protocollo che sarà al più presto recepito dalle strutture.
L’orario di accesso è infatti in capo alle direzioni sanitarie delle strutture ospedaliera. Dopo le polemiche delle ultime settimane, in particolare per la possibilità dei papà di restare soltanto 2 ore e mezza con le neomamme dopo il parto, potranno prestare assistenza continuativa, anche notturna, con accesso libero, «durante tutto l’episodio di ricovero, i caregiver delle seguenti categorie di pazienti: minorenni; donne ricoverate per parto, puerperio o complicanze della gravidanza; condizioni di fine vita».
Resta l’obbligo di una frequente igiene delle mani e l’utilizzo della mascherina, preferibilmente FFP2, da indossare durante tutta la permanenza in ospedale.
Per altre categorie di pazienti diverse dalle tre già enunciate, la direzione sanitaria è comunque «tenuta a garantire ai caregiver che ne facciano richiesta la possibilità di prestare assistenza continuativa ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere o residenziali territoriali».