Parcheggi e servizi con il polo d'interscambio a Ponte San Pietro? Sì, ma nel 2028
Il sindaco Macoli spiega che i tempi di realizzazione dell'opera non saranno brevi, causa lavori del raddoppio ferroviario che finiranno nel 2027
di Laura Ceresoli
Se ne parla da anni ma ancora il progetto del polo di interscambio di Ponte San Pietro resta sulla carta.
Tuttavia qualcosa si sta muovendo e l'approvazione unanime della mozione presentata durante l’ultimo Consiglio comunale “Tu per Ponte al futuro” su questo tema ne è la prova. Vista la situazione attuale, caratterizzata dal cantiere per il raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte e dalle chiusure temporanee della linea, la lista di opposizione ha ora sollecitato la giunta affinché si attivi in tutte le sedi necessarie per perseguire la realizzazione del polo di interscambio.
«Le interruzioni attuali della linea ferroviaria verso Bergamo a causa dei lavori in corso sottolineano l'indispensabilità del trasporto su rotaia per garantire una mobilità efficiente e sostenibile - dichiarano i consiglieri di minoranza Michele Facheris, Jacopo Masper, Marco Carissimi, Patrizia Farina e Valentina Suardi -. Questo nuovo polo, a differenza di quelli passati che prevedevano un’estesa area commerciale, dovrà includere ampie capacità di parcheggio, infrastrutture per l’interscambio autobus-treno, parcheggi custoditi per biciclette e monopattini, zone “Kiss and Ride” per taxi e car sharing, oltre a servizi essenziali per i viaggiatori. Una vera rivoluzione per la nostra comunità, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e migliorando la qualità della vita di tutti i cittadini. Rimarremo vigili sull'implementazione di questa mozione e sul rispetto delle nostre proposte».
Il sindaco Matteo Macoli, nel recepire le richieste, ha spiegato che le tempistiche non saranno così brevi. Per l'avvio del cantiere per il polo di interscambio bisognerà infatti attendere il termine dei lavori del raddoppio ferroviario Ponte-Bergamo previsti nel 2027. Tuttavia le basi ci sono.
Come annunciato a gennaio dal presidente della Provincia (...)
Altro cemento, altra speculazione edilizia mascherata con tante belle parole, polo di interscambio, kiss and ride, parcheggi, car sharing. La realtà è un ulteriore consumo di suolo, cemento e asfalto, dove adesso ci sono campi coltivati e uno dei pochi boschi di pianura che abbiamo.