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Passeggeri rimasti a terra per il dramma all'aeroporto di Orio: come chiedere i rimborsi

Tanti i voli cancellati e quelli dirottati durante il blocco del traffico tra le 10.20 e le 12. «Giustificare le spese e agire con prontezza»

Passeggeri rimasti a terra per il dramma all'aeroporto di Orio: come chiedere i rimborsi
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Il traffico all'aeroporto di Orio al Serio ha ripreso alle 12 di oggi (8 luglio), ma il blocco iniziato alle 10.20 ha creato non pochi problemi ai passeggeri. Mentre arrivano mano a mano le informazioni che permettono di ricostruire la tragedia consumatasi in pista e che ha visto una persona risucchiata dal motore di un volo Volotea in partenza per la Spagna, si fa più chiara anche la situazione dei passeggeri rimasti a terra.

I rimborsi

In totale, sarebbero una trentina i voli coinvolti per un totale di cinquemila passeggeri secondo ItaliaRimborso, che spiega anche come comportarsi: «Nonostante la causa del disservizio non sia imputabile alle compagnie aeree, e dunque non vi siano i presupposti per ottenere la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento Ue 261/2004, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso delle spese extra che sosterranno per raggiungere la propria destinazione, qualora la compagnia non fornisca assistenza adeguata».

Tenere la documentazione

In particolare, Felice D'Angelo, ceo di ItaliaRimborso, sottolinea: «La normativa europea prevede che il passeggero qualora non riprotetto tempestivamente su un volo alternativo, egli possa organizzarsi autonomamente per raggiungere la propria meta, sostenendo ogni costo che può successivamente essere rimborsato. Parliamo, ad esempio, dell’acquisto di un nuovo biglietto aereo da un altro scalo, dei costi per taxi, mezzi pubblici o eventuali pernottamenti. È fondamentale, però, conservare tutta la documentazione: biglietti, scontrini, ricevute e la prenotazione originaria del volo».

Le scelte

I passeggeri hanno quindi la possibilità di rifiutare la riprotezione proposta dalla compagnia qualora non sia compatibile con le proprie esigenze di viaggio, e scegliere soluzioni alternative, anche con vettori differenti. Lo stesso principio si applica nel caso in cui un volo venga dirottato su un altro aeroporto: è comunque responsabilità del vettore garantire il trasferimento fino all’aeroporto di destinazione originaria. In assenza di assistenza, il passeggero può anticipare i costi per taxi o altri mezzi di trasporto e poi richiederne il rimborso.

«Rimborso: tutti hanno diritto»

«Ribadiamo l’importanza - aggiunge D'Angelo - di attenersi alle indicazioni del Regolamento 261/2004 e di agire con prontezza. Le spese sostenute devono essere giustificate e proporzionate, ma il diritto al rimborso rimane intatto per tutti quei passeggeri lasciati senza adeguata assistenza. I viaggiatori possono scegliere se rivolgersi direttamente alla compagnia aerea o affidarsi a realtà specializzate come ItaliaRimborso, per un supporto legale e amministrativo completo».