Nel borgo antico

Piazza Angelini in Città Alta senz'auto, proteste ma il Comune di Bergamo non arretra

È l’ultimo tassello del puzzle che disegna un borgo storico a misura di turista (e di ricchi). Il restyling previsto da ottobre, ma chi vive lì è furibondo

Piazza Angelini in Città Alta senz'auto, proteste ma il Comune di Bergamo non arretra
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di Wainer Preda

Il nome e il luogo sfuggono ai più. Ma le sue vicende stanno scatenando una ridda di polemiche. Piazza Angelini, slargo fra i palazzi di Città Alta, sarà riqualificata. A partire da ottobre, nuovo arredo urbano, panchine e grossi vasi per carpini andranno a occupare il quadrilatero “nascosto” fra piazza Mercato delle Scarpe e le vie Gombito e Mario Lupo. Solo che il progetto farà sloggiare i trenta parcheggi (sedici se fossero davvero segnati) che finora hanno occupato la piazza. Il che ha scatenato la protesta dei residenti.

Quattrocentocinquanta firme raccolte in pochi giorni. E una lettera aperta alla sindaca Elena Carnevali in cui si chiede la sospensione del provvedimento. Almeno finché «non verranno prospettate e condivise soluzioni concrete alla cronica mancanza di parcheggi per residenti; all’eccessivo numero di pass emessi, spesso senza verifiche adeguate; alla totale assenza di controlli da parte della polizia locale sulle autovetture parcheggiate abusivamente».

ll rendering della nuova piazza Angelini

I residenti rivendicano «il diritto di partecipare a decisioni che li riguardano in modo rilevante». Accusano il Comune di scelte «unilaterali». E aggiungono che «durante precedenti interlocuzioni con l’Amministrazione ci era stato chiaramente detto che non sarebbero intervenute modifiche imminenti alla situazione della piazza. E che eventuali cambiamenti sarebbero stati oggetto di confronto e valutazione condivisa. Appare quindi inaccettabile che una decisione di tale impatto venga comunicata senza preavviso e in aperta contraddizione con quanto dichiarato in precedenza».

Insomma, un putiferio. A cui gli assessori Marco Berlanda (Mobilità) e Francesco Valesini (Riqualificazione urbana) hanno risposto punto su punto. «Risulta difficilmente accettabile - si legge in una nota di Palafrizzoni - che la decisione su piazza Angelini debba essere assunta dal Comune solo previo l’esclusivo assenso di chi ha evidentemente un interesse diretto nel voler continuare a parcheggiare sotto casa, accettando la modifica solo a condizione che venga garantita quasi a ogni singolo automezzo una diversa collocazione nelle immediate vicinanze, su suolo pubblico. Una prerogativa non riconosciuta ad altri residenti».

I due assessori si dicono sorpresi che dopo l’apertura del Parking Fara e gli stalli sulle Mura esclusivi per residenti «al termine di un lungo e complesso percorso, dichiarato apertamente in occasione di ben tre campagne elettorali, si possa parlare di decisioni “unilaterali” e “non condivise” quasi fossero estemporanee».

Invero (...)

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