80 mila ettari in sicurezza

Piogge eccezionali su Bergamo, ma danni mitigati: merito delle opere idrauliche

Gestite dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca. Il solo Canale di Gronda Sud ha allontanato acqua per 240 piscine olimpioniche

Piogge eccezionali su Bergamo, ma danni mitigati: merito delle opere idrauliche
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Nel giro di poche ore, è caduto un quantitativo di pioggia pari a quello di un mese. Un episodio eccezionale di stampo «alluvionale», come lo ha definito il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca.

«Anche la nostra provincia di Bergamo non è stata risparmiata da questa vera e propria ondata di piovosità molto intensa ed a tratti battente in modo impressionante» ha spiegato il Consorzio, che ha poi aggiunto: «Ma non dobbiamo dimenticare anche un aspetto positivo in questa circostanza critica».

Allontanata acqua per 240 piscine olimpioniche

Le opere idrauliche gestite dal Consorzio hanno infatti funzionato in modo efficace ed efficiente mettendo in sicurezza circa ottantamila ettari di territorio. I poco oltre 2.500 chilometri di canali con tutte le rogge consortili hanno drenato tutto quanto era necessario, mentre le vasche di laminazione collocate a Lesina (Isola), Astino (città) e Morletta (Levate) hanno raggiunto livelli di guardia svolgendo appieno il ruolo.

A contenere i disagi anche lo scolmatore del torrente Morla nel fiume Serio, che ha allontanato circa 400 mila mc di acqua in poche ore (pari a 160 piscine olimpioniche, in paragone), lo scaricatore della roggia Serio nel fiume Brembo e lo scolmatore di Cascina Lupo a Longuelo, che hanno gestito i medesimi volumi d'acqua. Il Canale di Gronda Sud ha registrato la performance maggiore in questo evento con 600 mila mc: come 240 piscine olimpioniche.

«Nella notte successiva le condizioni meteo sono ulteriormente peggiorate spostandosi da ovest verso est del comprensorio ma scaricando una quantità di acqua piovana ancora maggiore e questa volta mettendo in crisi il sistema di smaltimento partendo dal reticolo idrico regionale a cui si è andati incontro con la rete di bonifica a valle per cercare di contenere al massimo l’ondata di acqua riversata sul territorio», spiega il Consorzio.

Quello che rimane dopo questo fenomeno di piovosità eccezionale è «un grande lavoro di ripristino delle condizioni di sicurezza delle rogge e canali che naturalmente necessitano anche di manutenzione e cura che generano notevoli costi, ma che riservano sicuri benefici. Di tutti i costi ve ne è uno che potrebbe decisamente essere evitato: quello dei rifiuti gettati nelle rogge e canali consortili che impegnano un’importate spesa che si riversa sui cittadini contribuenti».

Commenti
Francesco Giuseppe

Bene. Allora qualcosa funziona, almeno ogni tanto.

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