Pista ciclopedonale in via Einstein a Bergamo: «Inutile e toglie parcheggi ai residenti»
L'intervento a Colognola criticato da un cittadino, che lamenta anche l'assegnazione esclusiva della palestra alla società di scherma

In foto, il grande albero tagliato durante i lavori per realizzare la pista
Un lettore ha scritto a PrimaBergamo per lamentare gli effetti dei lavori per la pista ciclopedonale in via Einstein a Bergamo.
Il cantiere ha infatti "cancellato" 22 posti auto che erano molto utili anche ai residenti, dato che molti nei condomini sono sprovvisti di box. A poco servirebbe l'intervento per creare una decina di stalli nell'area vicino a Piazzale della Scienza, perché l'assegnazione della palestra polifunzionale alla società di scherma ha reso comunque impossibile agli abitanti della zona, nella pratica, trovare uno spazio libero dove lasciare la macchina.
Spariti i posti auto
«In quel di Colognola, zona Azzanella, in tanti si stanno chiedendo di chi sia stata la brillante idea di realizzare un segmento di pista ciclopedonale su un tratto di via interna al quartiere, la via Einstein, utilizzata solo dai residenti, e di nessuna importanza di collegamento con arterie viarie trafficate», scrive il lettore.
La lettera continua: «Questo tratto di pista ciclopedonale ha comportato l’eliminazione di 22 posti auto in un comparto edilizio in cui la presenza di condomini di edilizia economico-popolare risalente agli anni Cinquanta, e quindi privi di box, avrebbe dovuto suggerire maggiore cautela nel disegnare una pista ciclabile del tutto inutile, quando non pericolosa, che va solo a complicare la vita dei residenti».

Nessun coinvolgimento della Rete sociale
Il cittadino critica anche il mancato coinvolgimento dei residenti per un intervento che ha avuto un impatto significativo sul quartiere e che poteva avvenire, secondo lui, per esempio tramite la Rete sociale di Colognola. Sebbene infatti non sia un organismo di partecipazione istituzionale a valenza consultiva e propositiva, avrebbe potuto essere coinvolta per l'illustrazione del progetto.
Per l'autore della lettera, inoltre, un tratto della pista, che dovrebbe collegarla a via per Azzano, va a interessare un’area verde solo in parte comunale, essendo in buona parte un giardino di proprietà privata. I lavori, dopo gli interventi sull'area verde comunale e l'abbattimento di un albero, si sono ora fermati davanti alla siepe che delimita l’area privata.

«Magari i motivi per cui da alcune settimane i lavori sono stati sospesi sono altri, rimane il fatto che quel tratto di pista, tracciato per poco più cento di metri su via Einstein, non andava fatto, non essendovi particolari problemi di sicurezza per quanti la percorrono in bicicletta. Ora, invece, con l’allargamento del marciapiedi per consentire il transito promiscuo di ciclisti e pedoni, verrà a crearsi un sicuro pericolo per i non pochi bambini che giornalmente lo percorrono per recarsi alla scuola materna di via Costantina e alle adiacenti scuole elementari».
Lavori in pausa e problema parcheggi
Un altro capitolo il lettore lo apre per l’allargamento dei marciapiedi (sempre per la pista) su due lati del perimetro del parcheggio di Piazzale della Scienza: un'operazione che, facendo sparire unicamente quattro posti auto, non creerebbe troppi problemi, ma che andrebbe presto ultimata con la posa definitiva dell’asfalto.

«Tali lavori, infatti, sono fermi da alcune settimane, come sono fermi anche quelli iniziati nell’attiguo parcheggio per ricavare una decina di posti auto in più: si tratta certamente di un intervento per compensare i 26 posti persi con i lavori, ma comunque lontano dal poter soddisfare le esigenze di sosta dei residenti e degli utenti dell’adiacente impianto sportivo comunale.
Il nuovo palazzetto-tensostruttura, infatti, che il quartiere era riuscito ad ottenere quale palestra polifunzionale per pallavolo, pallacanestro, calcetto e tennis, è stato dall’Amministrazione dato in uso esclusivo (anche qui senza un coinvolgimento della Rete sociale), alla S.S. Bergamo Scherma, con una numerosa utenza proveniente non solo dalla città, ma anche dalla provincia.
Questo ha messo in crisi la capienza del parcheggio, pensato e dimensionato per soddisfare anche l’esigenza dei residenti nelle vicine vecchie abitazioni prive di box, con la conseguenza che, a partire dal tardo pomeriggio fino a sera inoltrata, risulta stracolmo di autovetture, anche in doppia fila, con buona pace dei residenti, costretti a girovagare per il quartiere quando rientrano dal lavoro».
Non capisco come una ciclabile che serve una scuola possa essere considerata inutile, o addirittura pericolosa. Più piste ciclabili significa più sicurezza non solo per i ciclisti ma anche gli automobilisti. E anche meno traffico, perché incentiva persone a pedalare invece di andare in auto. Tutti concetti fondamentali ed elementari, ma leggendo l’articolo mi sento di ricordarli.
Perché quelli di Colognola non sono venuti dal prefetto a protestare contro il Caravaggio?
Caro cittadino, ha perfettamente ragione. La stessa cosa è successa un anno e mezzo fa in via don Guanella, con l'eliminazione di 10 posti auto per 50 mt di pusta ciclabile che nessuno usa mai. In una strada con il Centro Don Orione, RSA e Poliambulatorio, ed un campo di calcio occupato tutti i pomeriggi, oltre ai condomini. Hanno protestato, ma al comune non è fregato nulla. Come sempre "io sò io e voi npn siete un c....".
Votate il PD... E questo è il suo programma elettorale... Accoglienza, lotta alle auto, piste ciclabili... Di che vi lamentate?