Luci in Piazza Vecchia, la replica di Paolo Chiari: «Chiedevo un semplice albero di Natale o un presepe»
Il titolare de "Lalimentari" dice di non aver partecipato economicamente alla "Nuvola" (poi fatta spostare dalla Sovrintendenza) perché «fuori tema». La richiesta per i "noccioli"? «Fuori tempo massimo e non in linea con le direttive per la piazza»
Sembrava un capitolo chiuso, invece si è deciso di riaprirlo: dopo la lettera di Paolo Chiari, titolare de "Lalimentari" in Piazza Vecchia, che si lamentava con il Comune dell'assenza di decorazioni natalizie, e la risposta del sindaco Giorgio Gori, che accusava certi commercianti di lamentarsi senza poi contribuire agli addobbi, è arrivata la replica dell'esercente.
«Caro Sindaco,
dispiace sempre quando si creano delle incomprensioni e credo che in questo caso ti siano state date informazioni non corrette. Una di queste mi preme chiarirla, anche perché è finita sui giornali e riguarda la mia adesione economica, secondo l’articolo de L’Eco negata. Io non ho contribuito ai finanziamenti dell’installazione del Christmas Design di Alias, ma avrei volentieri partecipato a un progetto di Natale su Piazza Vecchia. La questione dei noccioli (le luminarie che Palazzo Frizzoni allestirà nello spazio, ndr), tra l’altro, è arrivata a sorpresa il 26 novembre. Peccato che siano molto limitati rispetto a quanto ben fatto negli anni passati, quasi a sembrare davvero una cosa dell’ultimo momento. Di solito nel mese di luglio già sappiamo cosa fare in Piazza Vecchia e se fai mente locale sono proprio uno di quelli che si è battuto fortemente, qualche anno fa, per tornare ad allestire la nostra bellissima piazza, simbolo della città, chiedendo anche di farlo con partecipazione economica molto più cospicua da parte nostra.
Quando a metà novembre ci siamo trovati con il progetto della “Nuvola” (poi tra l’altro pure trasferita) e abbiamo capito che era “fuori tema”, oltre a rifiutarci economicamente, noi commercianti sulla piazza siamo singolarmente corsi ai ripari, pagando di più per avere in fretta un allestimento adeguato al luogo in cui ci troviamo. È vero che abbiamo anche detto no alla partecipazione economica per i noccioli, ma era il giorno 26 novembre, assolutamente fuori tempo massimo e non in linea con la direttiva che ci era stata riferita “in Piazza Vecchia nessun allestimento per evitare polemiche questʼanno”. Per questo chiedevo un semplice albero di Natale o un presepe, simboli popolari e universalmente riconosciuti».
Oltre alla questione del contributo economico, Chiari ha voluto anche rispondere al primo cittadino sui dehors, dato che quest'ultimo aveva fatto presente che i commercianti non li avevano pagati in pratica per un anno e mezzo. Inoltre, pare non aver gradito l'accenno alla pandemia, sostenendo che forse sarebbe stato meglio non ricordarla nella risposta alle sue critiche:
«Un’ultima riflessione sui commercianti che non ringraziano. Davvero pensiamo che il commercio cittadino debba essere riconoscente allʼassessorato? Non ci dovrebbero essere una reciproca stima e collaborazione? Bergamo Alta viene continuamente usata perché è indubbio il fascino che ha e l'interesse che genera, ma diventa difficile stare al passo improvvisando sempre allʼultimo, senza confronto alcuno. I flussi che dobbiamo essere in grado di affrontare a volte sono stati brutali, organizzarsi in emergenza costa molto di più e basterebbe un confronto anticipato, programmato e continuo.
Un ultimo “sassolino”: il tema pandemia era meglio lasciarlo stare nella risposta, è stato doloroso per tutti ed è passato grazie allo sforzo di tutti noi, insieme. Se devo scegliere un grazie però lo dedico ai miei 33 collaboratori, che hanno sopportato la cassa integrazione per undici mesi in due anni e poi sono tornati a lavorare con entusiasmo.
Piazza Vecchia ora è accesa.
Penso che Città Alta sia stata devastata da questa amministrazione, dai prezzi esorbitanti imposti dai commercianti, da delegati comunali avidi di turisti mangiatori di pizzette, dalla mancanza di rispetto per i residenti, dalla schifezza della nuvola in Porta Sant'Alessandro, che fa pensare più a un crollo imminente che al Natale, ecc., ecc., ecc....
Comunque tutto questo è assurdo in primis se i commercianti pagano qualsiasi cosa che siano addobbi ,feste etc dovrebbero essere loro a scegliere come addobbare tramite un comitato . Secondo con tutte le tasse che prende dai cittadini e commercianti in città alta e bassa le luminarie e gli addobbi dovrebbero essere a carico del Comune . D'accordo con Paolo
Pensate....il comune di Ambivere ( circa 2.300 abitanti, frazioni comprese) ha ricevuto vincendo,per il secondo anno consecutivo un bando della regione lombardia.....circa 50.000( cinquantamila) euro per l'illuminazione e le manifestazioni natalizie. Se venite ad Ambivere la sera dopo le 19,30/20,00 per le strade non c'è in giro neanche un cane, essendo un comune con tre di negozi a parte un paio di bar. Ora mi chiedo per chi viene fatto questo spreco di soldi da parte della Regione Lombardia,
Ma chi se ne frega degli addobbi natalizi!!!! Ma davvero la società moderna dà così tanto risalto alle patetiche (bellissime) lucine sulle strade? Ma vi servono gli addobbi per sentire il senso del natale???? Quanta pateticità gratuita sfoggiata come fosse la buona educazione...e poi ci domandiamo Perché siamo diventati un branco di pecore?? Fate pena da ambo le parti! Non auguro nemmeno buon Natale perché passerebbe come il solito convenzionalismo intriso di buonismo e di ipocrita educazione
"Xe pèso el tacòn del buso"